Iniziative e riflessioni per la ripartenza: festival d’Europa 2022

Iniziative e riflessioni per la ripartenza: festival d’Europa 2022
Oltre quaranta eventi per una settimana di incontro, condivisione e riflessione sull’Europa. È il Festival d’Europa 2022, progetto del Comune di Firenze cofinanziato dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea e realizzato in collaborazione con Regione Toscana, Città metropolitana di FirenzeINDIRE– Agenzia Erasmus +, Istituto Universitario EuropeoUniversità di Firenze, Camera di Commercio di Firenze e Fondazione CR Firenze e con la collaborazione speciale del Teatro della Toscana e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

L’apertura del Festival è stata ieri a Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, con l’evento che ha tagliato il nastro del Festival moderato dalla direttrice del Tg1, Monica Maggioni. Alla presentazione anche Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. Gli eventi si concluderanno il prossimo 10 maggio.

Tra gli eventi principali spicca The State of the Union, in programma anche oggi, 6 maggio, tra Palazzo Vecchio e la Badia Fiesolana (https://stateoftheunion.eui.eu/), a cura dell’Istituto universitario europeo.

Sempre oggi, 6 maggio, all’ex Tribunale di San Firenze si svolgerà l’evento (chiuso al pubblico) “Cities as recovery engines for the Next generation EU” al quale parteciperanno anche la commissaria europea per la coesione e le riforme Elisa Ferreira e la ministra per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, in collaborazione con la rete delle città europee Eurocities e l’Agenzia per la coesione territoriale.
Per tutta la durata del Festival le porte storiche e i principali monumenti della città saranno illuminati di blu, colore dell’Europa.

Nei giorni del Festival in piazza della Repubblica, nel capoluogo toscano, ci sarà lo Spazio Erasmus, stand permanente su Erasmus + e Indire con info point, workshops, incontri e performance (inaugurazione 6 maggio ore 12 con la Torta Erasmus per i 35 anni del progetto). Quest’anno lo Spazio Erasmus vedrà la partecipazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea con sessioni informative sulla Programmazione 2021-2027, cybersecurity e intelligenza artificiale.

A Palazzo Vecchio (Sala d’Arme) aprirà Agorà Europa, spazio per conoscere i principali progetti in corso finanziati dall’Ue a Firenze.
Questa mattina poi va in scena al Mad Murate Art District, l’evento di presentazione del Nuovo Bauhaus europeo a cura dello Sportello Europe Direct in collaborazione con la Scuola di architettura dell’Università di Firenze; dal pomeriggio a notte, inoltre, le Murate ospitano la Notte Blu con installazioni e performance artistiche.

Questo pomeriggio, poi, dalle 17 presso l’Orto botanico del Sistema Museale dell’Ateneo (via Micheli, 3), è previsto il seminario “Belle da morire. Unveiling, svelare «il bello» della scienza”, dedicato al ruolo della bellezza nelle strategie di conservazione delle specie di farfalle europee a rischio di estinzione, con i ricercatori Unifi Mariagrazia Portera e Leonardo Dapporto.

Domani, 7 maggio, su iniziativa del Teatro della Toscana e del Théâtre de la Ville di Parigi, si svolgerà nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio dalle 10 alle 13 “Costruire il Teatro del 21° secolo”: dodici fra i maggiori teatri europei riuniti intorno al progetto della Carta 18/XXI per una nuova alleanza sul futuro del teatro, con un focus speciale sul Programma Cultura di Europa Creativa della Commissione europea.

Dalle 11 alle 18.30, in collaborazione con il Théâtre de la Ville di Parigi, sedici artisti della Troupe de l’Imaginaire offrono consulenze poetiche, musicali e di danza in italiano, greco, estone, spagnolo, inglese, francese, portoghese e ucraino. Le “Consultazioni Poetiche” saranno dalle 11 alle 13 sull’Arengario di Palazzo Vecchio e presso lo stand Indire Erasmus in Piazza della Repubblica, dalle 15 alle 17.30 presso il cortile del Museo Novecento, con performance finale alle 18.30. Per l’occasione, il Museo sarà aperto gratuitamente tutto il giorno.

L’8 maggio in piazza della Repubblica presso lo Spazio Erasmus alle 15.30 Giochi senza frontiere con attività e giochi sull’Europa per bambini e ragazzi.
Il 9 maggio alle 10 a Palazzo Vecchio si svolgerà l’evento di celebrazione dei 35 anni di Erasmus e in serata dalle 16.30 il Salone dei Cinquecento ospiterà l’evento finale di Eu Talks, colloqui sul futuro dell’Europa e l’Anno europeo dei giovani 2022 con Università e Istituto universitario europeo.

Sempre il 9 maggio al teatro Niccolini la Regione Toscana presenta l’iniziativa ‘Siete presente. Giovani protagonisti del cambiamento’ nell’ambito del progetto Giovanisì. Saranno presenti anche la ministra per le politiche giovanili Fabiana Dadone e lo scrittore e narratore Stefano Massini.

Ancora il 9 maggio, alle 10:30, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Siena, la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e lo Europe Direct Università degli Studi di Siena organizzano la masterclass “Cosa vuol dire essere europei?” che sarà trasmessa anche in diretta streaming.
Il 10 maggio al teatro Verdi Orchestra Erasmus in concerto per i 35 anni del programma, con 50 giovani musicisti provenienti da conservatori e istituti musicali italiani, in Erasmus in Italia o con un’esperienza Erasmus già fatta o in itinere.
Ancora il 10 maggio, alle 10 a Villa Ruspoli (piazza Indipendenza, 9), si svolgerà “La conferenza sul futuro dell’Europa”, organizzata dall’Università di Firenze in collaborazione con l’Associazione italiana studiosi di diritto dell’Unione europea. All’incontro – visibile anche online – si parlerà dei valori dell’Unione e della protezione della salute e dell’ambiente.

“Questo Festival sarà un’occasione di ripartenza nel segno dell’Europa – ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella – in un momento molto difficile tra guerra e svolta del Next Generation Eu, e sarà idealmente dedicato a David Sassoli che così tanto ha dato per le istituzioni comunitarie. Nei giorni del Festival e dell’evento The State of Union avremo la presidente del parlamento Roberta Metsola, cinque commissari e Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza”.

“Al Festival – ha continuato – ospiteremo anche delegazione di sindaci ucraini, tra i quali i primi cittadini di Bucha e Melitopol, all’interno di un incontro con il Comitato esecutivo dell’associazione dei sindaci europei Eurocities che presiedo, alla presenza della commissaria europea Ferreira e anche di altri sindaci europei, tra i quali quello di Varsavia per la prima volta a Firenze. C’è un filo rosso che lega Firenze all’Europa e che da alcuni mesi vede la città protagonista con iniziative come il Forum mediterraneo dei vescovi e sindaci e la manifestazione per la pace in piazza Santa Croce dei mesi scorsi”.
“Quando pensiamo al futuro dell’Europa – ha concluso – pensiamo a una unione di popoli e non di nazioni, non ad egoismi e sovranismi ma a una vera comunità sociale, economica e culturale nelle quale anche le voci delle comunità locali possano avere un peso nuovo”.

“La Regione Toscana ha partecipato alla stesura del programma del Festival d’Europa e ne è tra i finanziatori”, sottolinea il presidente della Regione Eugenio Giani. “Lo abbiamo fatto di buon grado, convinti come siamo che la dimensione ideale per una città dalla storia, dalle tradizioni e dalla ricchezza culturale di Firenze, è davvero quella europea. E l’orizzonte europeo è quello in cui la Toscana vive, pensa, programma, realizza. È per questo che portiamo al Festival una delle nostre esperienze di punta, quel “Siete presente”, nell’ambito del progetto Giovanisì, che è il programma per i giovani a cui da anni ci dedichiamo e che abbiamo rilanciato e potenziato. L’evento finale di un tour che ha toccato tutte le province della Toscana si terrà infatti, alla presenza della ministra per le politiche giovanili, proprio nell’ambito del Festival dell’Europa, nell’anno europeo dedicato ai giovani. Il Festival rappresenta dunque un’occasione preziosa per “pensare largo” e per sentirsi cittadini europei: un obiettivo ancora più fondamentale per uscire da questa situazione di guerra e per costruire insieme una sempre più indispensabile convivenza pacifica e basata su amichevoli relazioni di cooperazione e di sviluppo tra Paesi e popoli”.

Redazione Radici

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