Cantine aperte 2022 in Friuli Venezia Giulia 

Cantine aperte 2022 in Friuli Venezia Giulia 
Vino, vigneti e vignaioli sono uno straordinario tramite per la promozione e la conoscenza del territorio del Friuli Venezia Giulia. Lo dicono i dati che dimostrano quanto sia cresciuta, in particolare negli ultimi anni, la vendita di bottiglie sia sul territorio della nostra regione che oltre i suoi confini.
Lo ha fatto notare l’assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo di Friuli Venezia Giulia che ieri, 27 aprile, è intervenuto a Capriva del Friuli, a Villa Russiz, per la presentazione della 30° edizione di Cantine aperte, evento che si terrà il 28 e 29 maggio prossimi e che vedrà protagoniste 79 aziende del territorio.

Nel suo intervento, l’assessore ha ricordato quanto la Regione abbia puntato e continui a spingere sulla promozione del territorio attraverso la sua identità, letta e trasmessa a visitatori e turisti tramite la sua storia e quella delle sue famiglie, le tradizioni, le produzioni locali, le eccellenze raccontate attraverso la voce (e gli eventi) promossi dal variegato e caleidoscopico mondo dei vignaioli.

L’evento 2022, organizzato dal “Movimento turismo del vino”, parla di ripartenza e, come ha sottolineato l’amministratore regionale, nasce dalla grande sinergia tra istituzioni, associazioni, fondazioni e imprenditori.

L’esponente dell’esecutivo ha evidenziato anche come il territorio del Friuli Venezia Giulia sia ricchissimo in termini di potenzialità e di crescita, con tanti brand conosciuti in tutto il mondo. L’assessore alle Attività produttive ha ricordato inoltre che tutto ciò che ruota intorno all’enoturismo è una voce importante in termini di prodotto interno lordo e fondamentale anche sotto il profilo delle persone occupate.

La Regione ha poi ringraziato promotori dell’evento e imprenditori per la loro capacità di far conoscere il territorio della nostra regione attraverso le loro produzioni vitivinicole. Vino quindi come cultura: cultura agricola e forte legame col territorio anche per la promozione integrata di altre produzioni tradizionali locali, puntando sulla diversificazione dell’offerta.

Un pilastro economico in continua crescita, dove la cantina diventa punto di partenza per valorizzare tutto quello che le ruota attorno, in un’ottica di sviluppo turistico ecosostenibile, che intercetta le nuove esigenze del visitatore, sempre più attento e alla ricerca dell’eccellenza.

Per questo la Regione crede e continuerà a sostenere eventi come “Cantine aperte”, manifestazione che anche durante i periodi più difficili della pandemia ha registrato il tutto esaurito, adattandosi alla situazione e sviluppando nuove modalità di accoglienza dell’enoturista. (aise) 

Redazione Radici

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