Mariupol, ore decisive per l’assalto all’acciaieria: “Non ci arrendiamo”

Mariupol, ore decisive per l’assalto all’acciaieria: “Non ci arrendiamo”

Nuovo ultimatum Russo

I resistenti nell’impianto siderurgico di Azovstal dovranno arrendersi entro le 14 (le 13 italiane), ma la prima risposta è negativa: “Ci resta poco tempo ma non deporremo le armi”. Zelensky: “Situazione brutale, i soldati russi barbari e disumani”

© Markiian Lyseiko / NurPhoto / Afp
– Edificio bombardato a Leopoli

Durante la riunione del consiglio di sicurezza Onu, l’ambasciatore ucraino all’Onu, Sergiy Kyslytsya, ha accusato la Russia di impedire l’evacuazione dei civili da Mariupol e ha definito “falsa e non sincera” la proposta russa di aprire domani un territorio umanitario.

Il diplomatico ha affermato che gli attacchi russi “colpiscono militari e civili senza distinzioni” e che, delle migliaia di civili ancora intrappolati a Mariupol. “centinaia, tra cui donne e bambini, hanno cercato riparo nell’acciaieria Azovstal”, che Mosca sta bombardando per snidare gli ultimi difenslri di Mariupol. “I russi hanno respinto ogni richiesta di evacuazione e hanno bloccato i convogli umanitari”, ha aggiunto Kyslytsya.

Nuovo ultimatum russo a resistenti Azovstal alle 14

Le forze russe hanno dato ai combattenti ucraini che resistono nell’acciaieria di Azovstal a Mariupol un’altra scadenza per la resa. Se le truppe ucraine smetteranno di combattere alle 14 di oggi (le 13 in Italia), secondo quanto riferisce il Washington Post citando media russi, saranno “garantite la vita, la sicurezza e le cure mediche”. Così il colonnello generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo, aggiungendo che “la fine dei soldati ucraini sara’ amara in caso di rifiuto”.

Il Pentagono sui missili russi e le armi a Kiev

Secondo il Pentagono, dall’inizio dell’invasione, cominciata il 24 febbraio, i russi hanno sparato sull’Ucraina 1.670 missili. Considerando che la guerra va avanti da 54 giorni, la media è di più di trenta missili al giorno.

Inoltre da ieri altri due battaglioni tattici si sono uniti ai 76 già dispiegati in Ucraina, portando il totale a 78, ognuno dei quali è formato da sistemi di difesa, veicoli tattici, artiglieria, elicotteri e supporto logistico. “Le forze russe – si legge nel report della Difesa americana – sono impegnate nella conquista di Mariupol perché provvederebbe un passaggio ponte tra il Donbass e la Crimea“.

Il portavoce, John Kirby, ha invece raccontato come l’Ucraina abbia ricevuto aerei da combattimento e relativi pezzi di ricambio da alcuni alleati degli Usa. “Ciò consentirà agli ucraini di far decollare più aerei”, ha detto Kirby, che non ha specificato quali e quanti velivoli Kiev abbia ricevuto. Il portavoce ha pero’ sottolineato che gli Usa non hanno fornito direttamente aerei.

La Russia in questa fase dell'”operazione speciale” in Ucraina sta valutando solo la possibilità di utilizzare armi convenzionali. Lo ha assicurato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in una intervista a India Today

Il vertice dei leader occidentali

Giungere subito a un cessate il fuoco e aumentare la pressione sulla Russia, anche con nuove sanzioni. Queste le decisioni scaturite dalla riunione in videoconferenza, che ha chiuso la giornata di martedì, tra i leader dell’Occidente sull’Ucraina.

All’incontro hanno partecipato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, il Presidente statunitense Biden, il Presidente francese Macron, il Cancelliere tedesco Scholz, il Primo Ministro britannico Johnson, il Primo Ministro canadese Trudeau, il Primo Ministro giapponese Kishida, il Presidente polacco Duda, il Presidente romeno Iohannis, il Presidente del Consiglio europeo Michel, la Presidente della Commissione Ue von der Leyen e il Segretario Generale della Nato Stoltenberg. 09:11

  • Nuova offensiva russa verso la città di Lyman nel Donetsk

    I vertici militari ucraini hanno riferito di una nuova offensiva russa verso la città di Lyman, nella regione orientale di Donetsk, nel quadro dell’avanzata per cercare di controllare tutto il Donbass, mentre continua l’assedio a Mariupol. Il chiaro obiettivo delle truppe russe è prendere Mariupol per arrivare a controllare in pieno la regione di Kherson. Continua il blocco parziale anche su Kharkov, seconda città ucraina, sempre ad Est.
    Lyman sembra essere l’obiettivo principale al momento, secondo quella fonte, mentre le forze russe stanno intensificando gli attacchi anche su un’altra città della regione di Donetsk, Marinka.

  •  09:02

    Il presidente del Consiglio europeo Michel giunto a Kiev

    Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si è recato a Kiev. Lo rende noto lui stesso in un tweet. “Oggi a Kiev. Nel cuore di un’Europa libera e democratica”, scrive allegando la foto del suo arrivo in treno. Michel è stato accolto all’arrivo in stazione a Kiev dalla ministra per l’Integrazione europea, Olha Stefanisyna. In giornata vedrà il presidente ucraino Volodymy Zelensky.

  •  08:56

    Kiev, accordo per un corridoio umanitario a Mariupol oggi

    È stato raggiunto un accordo con la Russia per un corridoio umanitario per evacuare i civili da Mariupol oggi. Lo ha annunciato un funzionario ucraino. “Siamo riusciti a trovare un accordo preliminare (con i russi) su un corridoio umanitario per donne, bambini e anziani”, ha riferito su Telegram il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk. Nel corridoio umanitario previsto per oggi da Mariupol, l’Ucraina punta a evacuare 6 mila civili su 90 autobus, secondo quanto dichiarato dal sindaco della citta’. Vadym Boychenko, secondo quanto riporta Reuters, ha riferito che 100 mila civili rimangono nella città assediata e che decine di migliaia sono stati uccisi.

  •  07:30

    Intelligence Gb, la Russia stringe la morsa sull’Est dell’Ucraina

    La Russia continua rafforzare la sua presenza nelle regioni orientali ucraine e ad intensificare gli attacchi sul Donbass. Lo riferisce l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento, secondo il quale è probabile che il numero degli attacchi aerei nel Nord dell’ucraina resti limitato dopo il ritiro delle truppe di Mosca dalla regione di Kiev, ma tuttavia c’è ancora il rischio di attacchi di precisione contro obiettivi prioritari in tutto il Paese. Gli attacchi russi alle città ucraine mostrano l’intenzione delle truppe di Mosca di cercare di interrompere il movimento dei rinforzi e delle armi ucraine nelle regioni orientali.

  •  07:29

    Dublino, Mosca accetti il cessate il fuoco immediato

    Il ministro degli Affari esteri e della Difesa irlandese ha invitato la Russia ad accettare un cessate il fuoco umanitario immediato e ha chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di trovare un modo per fermare la guerra. Simon Coveney, riferisce la Cnn, ha detto al briefing delle Nazioni Unite sulla situazione umanitaria in Ucraina di aver appena visitato il paese e aver assistito alla devastazione di Bucha. “Le uniche armi che abbiamo sono la diplomazia, il dialogo, i fatti, la leadership collettiva e, soprattutto, un impegno condiviso nei confronti del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”, ha detto Coveney rivolgendosi al consiglio. “Come è stato il 25 febbraio, così è oggi, questa guerra può finire immediatamente se il presidente Putin lo decide”.

  •  06:57

    Trudeau, il Canada invierà artiglieria pesante

    Il Canada invierà all’Ucraina “artiglieria pesante”. Lo ha annunciato il primo ministro Justin Trudeau in conferenza stampa. “La richiesta recente (da parte dell’Ucraina) è di aiutarli con l’artiglieria pesante, perché tale è la fase in corso della guerra, e il Canada invierà artiglieria pesante in Ucraina, con maggiori dettagli nei prossimi giorni”, ha detto il premier ai giornalisti.

  •  06:56

    Capo difensori Azovastal, ultimi giorni se non ore

    Le truppe ucraine asserragliate nell’acciaieria di Azovstal stanno vivendo “gli ultimi giorni, se non ore. Il nemico ci supera di 10 a uno”. Così su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36a brigata dei marines che difendono Mariupol, aggiungendo: “Ci appelliamo e imploriamo a tutti i leader mondiali di aiutarci. Chiediamo loro di utilizzare la procedura di estrazione e portarci nel territorio di uno stato terzo”.

  •  06:53

    Cina all’Onu, no al blocco dei beni alla Russia e invio armi

    La Cina ha bocciato il blocco di beni di altri Stati perché “minano la stabilità internazionale” e “l’economia mondiale”. Inoltre le forniture di armi “non porteranno pace”. La posizione di netta contrarierà di Pechino alle iniziative dell’Occidente e’ stata espressa dall’ambasciatore cinese all’Onu Zhang Jun. “Anche il congelamento arbitrario delle riserve monetarie di altri Paesi – ha detto il diplomatico cinese nel corso del suo intervento al Consiglio di sicurezza – violano la sovranità. Va eliminato l’impatto negativo delle sanzioni”. Secondo la Cina la comunità internazionale dovrebbe fare di tutto per mantenere inalterate le forniture di cibo e energia, in modo di calmierare i prezzi al consumo, per “evitare” un effetto domino su tutte le economie mondiali. Il rappresentante di Pechino ha lanciato un appello ad astenersi dall’invio di armi in Ucraina: “Continuare a farlo – ha aggiunto – non porterà pace, ma renderà ancora più grave la catastrofe umanitaria”. Il messaggio e’ arrivato a poche ore di distanza dall’annuncio da parte dell’amministrazione americana di un nuovo invio di armi e munizioni all’Ucraina, per contrastare la Russia nella regione orientale del Donbass.

  •  06:53

    Russia, “appelli insinceri”, no al cessate il fuoco

    La Russia ha respinto le richieste di cessate il fuoco per consentire l’evacuazione dei civili in Ucraina, affermando che le richieste di sospendere i combattimenti “non sono sincere” e “darebbero solo il tempo di armare i combattenti ucraini”. È la posizione assunta da MOoca al Consiglio di Sicurezza Onu, respingendo cosi’ l’appello del segretario generale Guterres di 4 giorni di tregua. Dmitry Polyanskiy, vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite della Russia, ha detto al Consiglio di sicurezza che gli appelli affinché il suo paese stabilisca cessate il fuoco umanitari non sono “sinceri, e in pratica indicano semplicemente l’aspirazione di fornire ai nazionalisti di Kiev un respiro per riorganizzarsi e ricevere più droni, più missili anticarro e altre armi”.

  •  06:50

    Zelensky, se avessimo armi necessarie la guerra sarebbe finita

    “Se avessimo accesso a tutte le armi di cui abbiamo bisogno, che i nostri partner hanno, avremmo già posto fine a questa guerra”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riportato dal Kiev Independent. Zelensky ha rinnovato le richieste di armi all’Ucraina, dicendo che “non è giusto che l’Ucraina sia ancora costretta a chiedere ciò che i suoi partner hanno immagazzinato per anni”. AGI

Redazione Radici

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