Alle gallerie nazionali di arte antica di Roma la Dama con lo scoiattolo di Holbein
L’esposizione londinese, una delle più importanti dedicate a Raffaello, rimandata di due anni per la pandemia, è un’opportunità senza precedenti di conoscere Raffaello; la mostra infatti vuole raccontarlo non solo come pittore, ma anche attraverso i suoi progetti di architettura, gli esperimenti poetici, nella scultura e negli arazzi.
“Lo scambio tra le Gallerie Nazionali di Arte Antica e la National Gallery di Londra rappresenta per noi una grande opportunità di crescita e conoscenza”, afferma Flaminia Gennari Santori, direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini.
“La promozione all’estero del nostro patrimonio culturale, con la possibilità di ospitare un capolavoro altrettanto importante nelle nostre Gallerie, è una delle direttrici strategiche del mio operato che mira a rendere la cultura sempre più universale e condivisa”.
La dama con lo scoiattolo (Anne Lovell?) di Hans Holbein, databile al 1526-1528, è affiancata nella Sala n.16 dedicata i ritratti da due dipinti delle Gallerie Nazionali riferibili più o meno direttamente a Holbein o al suo entourage: il Ritratto di Enrico VIII e il meno noto e mai esposto Ritratto di Sir Thomas More, copia del celebre originale oggi conservato presso la Frick Collection di New York e anch’esso databile al 1527.
Il confronto ravvicinato, oltre a un interesse di ordine filologico per studiare la fattura e l’autografia dei dipinti, intende mettere a fuoco anche altri diversi aspetti funzionali e “ideologici” legati al tema del ritratto, insieme ufficiale e privato, così come viene esplorato in termini peculiari da Hans Holbein, in particolare durante il suo soggiorno alla corte dei Tudor.
Sarà inoltre l’occasione per tematizzare il rapporto tra l’immagine ritrattistica e le sue funzioni memoriali, diplomatiche, celebrative, biografiche e affettive.
Acquistato nel 1992, con i contributi della National Heritage Memorial Fund, dell’Art Fund e di Mr J. Paul Getty Junior tramite la American Friends della National Gallery di Londra, La dama con lo scoiattolo della National Gallery ritrae una donna dall’aspetto distaccato e solenne che indossa un berretto di folta pelliccia bianca, sedendo con uno scoiattolo rosso in grembo e uno storno dalle piume lucide sulla spalla, animali domestici comuni nel XV secolo, ma anche dal forte significato simbolico, usati come indizi per l’identità del soggetto.
Si pensa che sia Anne Lovell, il cui marito, Sir Francis Lovell, era impiegato alla corte di Enrico VIII, re d’Inghilterra.
Lo storno (starling in inglese) è probabilmente inteso come un gioco di parole in rima di East Harling, dove la famiglia aveva recentemente ereditato una grande proprietà. Gli scoiattoli che rosicchiano noci sono presenti nell’araldica della famiglia Lovell: le finestre della chiesa di East Harling includono due degli stemmi della famiglia, ciascuno con sei scoiattoli rossi.
La commissione potrebbe essere stata la commemorazione della nascita di un figlio della coppia nella primavera del 1526, ma ha anche l’esibizione del loro nuovo status di ricchi proprietari terrieri.