Londra: “I russi tentano di accerchiare le regioni separatiste”. Kiev, presto per escludere l’assalto russo

Zelensky, “Impossibile salvare Mariupol senza altri tank e aerei”. Biden: “Putin è un macellaio, non può rimanere al potere”, poi la Casa Bianca precisa: “Non parlava di un cambio di regime a Mosca”. Il Cremlino: “Sempre più difficile riparare le relazioni”
Kiev, colpito centro per la ricerca nucleare a Kharkiv. Esplosioni vicino a Leopoli, danneggiato il memoriale dell’Olocausto a Kharkiv. La Russia concentra le forze nel Donbass. Grido d’allarme dal sindaco di Chernihiv: città distrutta e 200 civili uccisi, impossibile fuggire. Manovre militari russe alle Curili.
Il presidente Usa si rivolge al “grande” popolo russo: “Le vostre azioni non sono quelle di una grande potenza, Putin vi ha tagliato fuori dal mondo”. Immediata la reazione del Cremlino: non spetta a Biden decidere il leader della Federazione. Da Washington arriva la precisazione di un alto funzionario: “Il presidente non intendeva mettere in discussione il potere di Putin in Russia, ma dire che non può esercitarlo sui suoi vicini nella regione”.
Sono 139 i bambini rimasti uccisi nell’invasione russa all’Ucraina: lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale nel consueto tragico bilancio, numeri però che non possono essere verificati in maniera indipendente.
Le aeree più colpite sono quelle di Kiev, Kharkiv, Donetsk, Chernihiv, Mykolaiv, Lugansk, Zaporizhia, Kherson, Zhytomyr e la regione di Sumy.
Intanto la Rai annuncia che dal 30 marzo corrispondenti e inviati nella Federazione Russa “torneranno a informare sulle questioni politiche, economiche e sociali”.