L’Italia guardi al Brasile

L’Italia guardi al Brasile
L’America latina e in particolare il Brasile sono i paesi a cui rivolgersi, secondo l’esperto di commecio internazionale Nunzio Bevilacqua, per far fronte alle conseguenze delle sanzioni contro la Russia

“Nell’ottica della diversificazione verso cui dobbiamo indirizzarci, dovremmo guardare all’America Latina, e in particolare al Brasile. Dal punto di vista infrastrutturale ci sono opere mastodontiche programmate, per esempio nello Stato di Minas Gerais, per quanto riguarda la rete viaria, o come i progetti di smart cities. Ci sono multinazionali leader del mercato aperte a cooperare con aziende d’eccellenza del nostro Paese che, anche quando di dimensioni Pmi, sono spesso dotate di grande valore aggiunto“.

È quanto afferma alla Dire Nunzio Bevilacqua, giurista d’impresa ed esperto di commercio internazionale, intervistato sulle conseguenze economiche per le aziende italiane della guerra in Ucraina e delle sanzioni decise nei confronti della Russia.

Per l’esperto, il Brasile è di interesse anche per tutto “un settore che riguarda il turismo sostenibile, come per esempio in Amazzonia, con anche zone economiche speciali che potrebbero essere molto impattanti. Avremo necessità di un turismo d’eccellenza in tutto il Nord-Est”.

Per quanto riguarda le energie rinnovabili, invece, c’è la zona di Fortaleza, mentre per la viticoltura quella del Sud, a Santa Catarina. “Ci sono vari settori in cui noi potremmo fare molto perché siamo bene accetti in quel Paese e le nostre capacità si riescono ad inserire nell’ottica della internazionalizzazione”, ha concluso Bevilacqua.

 

Redazione Radici

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