È morto David Sassoli

È morto David Sassoli

 È morto David Sassoli. Il Presidente del Parlamento Ue, dal 26 dicembre ricoverato in Italia per gravi complicazioni dovute a disfunzioni del sistema immunitario, si è spento a 65 anni nelle prime ore di questa mattina. A darne notizia è stato il suo portavoce.
Sassoli è morto presso il CRO di Aviano (PN), dove era ricoverato dal 26 dicembre, notizia, questa, diffusa soltanto ieri.
Fiorentino, classe 1956, fin da giovane Sassoli ha lavorato come giornalista per piccoli quotidiani e agenzie stampa, per poi passare alla redazione romana del quotidiano Il Giorno, dove è rimasto per sette anni. Nel 1992 ha inizio la sua carriera come cronista televisivo e corrispondente per il TG3.
Successivamente si è occupato di altri programmi di informazione su Rai Uno e Rai Due, prima di entrare a far parte, nel 1999, della redazione del TG1 come inviato speciale. Nei dieci anni successivi è stato responsabile della gestione dei telegiornali in prima serata e si è occupato della copertura dei maggiori eventi e servizi nazionali e internazionali. Nel 2007 è diventato vicedirettore del TG1 e responsabile dei programmi di approfondimento “TV7” e “Speciale TG1”.
Impegnato fin da giovane nelle attività di associazioni educative varie, come gli Scout e i movimenti giovanili cattolici, ha sempre ritenuto possibile una stretta collaborazione tra questi ultimi e i laici.
Quando nel 2007 è nato il Partito Democratico (PD), Sassoli ha deciso di entrarvi a farne parte ritenendolo il posto giusto per dar voce al suo impegno politico. Il 7 giugno 2009 è stato eletto deputato del Parlamento europeo nella circoscrizione per l’Italia centrale. Durante la legislatura 2009-2014 è stato capo delegazione del Partito Democratico.
Nel 2014 si ricandida alle elezioni europee dove viene eletto eurodeputato per il Partito democratico con oltre 200.000 preferenze (60.000 solo a Roma). Il 1 luglio dello stesso anno viene eletto Vicepresidente del Parlamento Europeo con 393 voti risultando il secondo più votato in quota PD-PSE e ricoprendo l’incarico come responsabile per la Politica del mediterraneo, il Bilancio e gli immobili. Come membro della Commissione Trasporti e Turismo è stato relatore della riforma ferroviaria europea (IV Pacchetto Ferroviario) e del Cielo Unico europeo.

Il 26 maggio 2019 è stato eletto per la terza volta parlamentare europeo con 128.533 voti e dal 3 Luglio 2019 era il Presidente del Parlamento europeo.

Redazione

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