La Marca (Pd): incrementare scambi giovanili e borse di studio per gli italo-discendenti
“Ho colto l’occasione della legge di bilancio per porre al Governo una questione di grande rilievo per le nuove generazioni e per le relazioni dell’Italia con le future classi dirigenti di molti Paesi nel mondo. Ho presentato, infatti, un ordine del giorno, che è stato accolto, nel quale ho chiesto al Governo di usare in modo più convinto e incisivo la leva delle borse di studio allo scopo di incrementare fortemente gli scambi giovanili, di formazione e di professionalizzazione”. A dichiararlo la deputata del Pd eletta in Nord e Centro America, Francesca La Marca.
“L’Italia – ha aggiunto la deputata Dem -, nel contesto internazionale, ha una sicura rendita di posizione, rappresentata da 6,5 milioni di cittadini e di oltre 55 milioni di italo-discendenti, situati in centinaia di Paesi del mondo. Ha inoltre un elevato prestigio culturale e un fascino indiscutibile per il suo modello di vita e per i modi di socializzare degli italiani. Questa forza di attrazione, tuttavia, non sempre è utilizzata nel modo migliore, in particolare nei confronti dei giovani che verrebbero volentieri in Italia a compiere un ciclo elevato di formazione, magari nell’ambito di operazioni di scambi che consentano a giovani italiani di acquisire esperienze formative in contesti stranieri”.
“Per questo – ha spiegato ancora La Marca -, ho chiesto al Governo di fare uno sforzo ulteriore, oltre a quello fatto nell’attuale legge di bilancio, per incrementare le somme da destinare a borse di studio per studenti stranieri, magari italo-discendenti, che vogliano venire in Italia presso università e centri di ricerca e di alta formazione, e da destinare anche a italiani che vogliano fare il cammino inverso”.
Inoltre, l’eletta all’estero ha anche spiegato di aver chiesto di “non lasciare isolate le università nell’adempimento di questi compiti, ma di lanciare e finanziare campagne promozionali che possano mettere in evidenza la forza e la bellezza della formazione in italiano”.