A Roma niente concertone, ma tanti eventi per Capodanno

A Roma niente concertone, ma tanti eventi per Capodanno

Tanti club della Capitale consacrati alla musica si preparano a vivere l’ultima notte dell’anno

Niente assembramenti, nessun evento in piazza e stop al tradizionale spettacolo dal vivo che riunisce migliaia di persone in città. Niente concertone di capodanno insomma, ma a Roma la musica ‘resiste’ là dove distanziamenti e misure di sicurezza lo consentono.

Nonostante le incertezze dovute alla variante Omicron, nell’attesa dell’ordinanza della Regione Lazio e con il rischio zona gialla, alcuni club e locali si preparano comunque ad accendere i riflettori sulla musica live. Sulle sponde del Tevere, sotto ponte Regina Margherita, al DRAM, suoneranno on stage in quartetto Giorgio Cùscito, Red Pellini, Riccardo Biseo e Carlo Battisti. Il barcone, famoso per la musica jazz e il fornitissimo whisky bar, annuncia anche special guests a sorpresa. Quasi di fronte, sulla riva opposta, al Lian Club ecco l’Izy Beat New Year’s Night Live Show, la band spazia dalla canzone italiana anni ’60 fino al rhythm & blues e al new soul. In quel del Pigneto il salotto dell’Ellington Club conferma la sua vocazione rètro con lo show ‘Hollywood Black & White’. Tra atmosfere anni ’40, come in un film di Orson Welles, sul palco le voci di Vera Dragone, Jesus e le perfomance di burlesque di Fanny Damour e Candy Rose. Restando sul versante Est della capitale, decisamente più informale è invece la notte del Monk, dove la musica suona in consolle con djs pronti ad accontentare diverse esigenze. Le selezioni saranno a cura di Tatiana Non-dj selecta, Silvia Teti ed Emanuele Forte. A Trastevere, in via Cardinale Merry del Val, con l’Alcazar Band il viaggio è tra soul, funk e R’n’B per poi proseguire la serata con un dj set house-disco. Fabrizio Bosso in quartetto suonerà invece nel jazz club per eccellenza, l’Alexanderplatz.

LA VOCE DEGLI IMPRENDITORI CULTURALI

“Aspettiamo le decisioni di Governo e Regione- racconta all’Agenzia Dire Alessandro Casella dell’Ellington Club- Anche se avremo una capienza ridotta di pubblico l’intenzione è quella di aprire, lo vogliamo fare per il personale, per i fornitori e per gli artisti ma anche per una questione di continuità nei confronti di un pubblico che si è fidelizzato. Al momento vendere i biglietti è più complesso, c’è timidezza per via dell’incertezza. Speriamo quanto prima di avere delle linee guida per poter organizzare e promuovere una serata in sicurezza. Festeggiare con un po’ di leggerezza in un momento così particolare è necessario non solo per gli spettatori ma anche per le imprese e le aziende”.

Redazione Radici

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