Kateryna Zar’kova tante sfumature sonore,tanta ricchezza armonica e mille possibilità di bellezza

Kateryna Zar’kova tante sfumature sonore,tanta ricchezza armonica e mille possibilità di bellezza

Di Daniela Piesco Vice Direttore Radici

La bellissima Kateryna Zar’kova nasce nel 1986 nella città di Zaporizhia in Ucraina. Dall’età di 6 anni studia pianoforte, per poi passare alla bandura e al corso di canto. Dopo aver completato gli studi nella scuola di musica nella città nativa, si laurea all’Università nazionale di cultura e arte di Kiev.

Nel 2008 arriva in Italia per fare una visita e coglie l’occasione per fare qualche esibizione in alcuni locali della Toscana, Regione che poi la farà definitivamente innamorare del bel Paese pieno di arte e storia.

La sua origine

Trascorre l’ infanzia nella città natale di Zaporozhye, la quale è situata a sud/est di Kiev capitale dell’Ucraina , il più grande polo industriale metallurgico della nazione. Città di 900.000 abitanti, costruita su entrambe le sponde del grande e potente fiume Dniepr che dà a Zaporozhye un’atmosfera unica.

Li frequenta le scuole dell’obbligo che nel cominciano dall’età di 7 anni e durano fino ai ai 17. In particolare studia, contemporaneamente alle altre materie scolastiche, anche musica, cominciando con il pianoforte, poi il violino fino ad arrivare alla “bandura”che è uno strumento popolare Ucraino del XV secolo, che con il quale si diplomata presso il collegio musicale della sua città.Successivamente si inscrive all’Università nazionale dell’arte e cultura di Kiev.

Facendo parte del trio “Khortytsya” ha conquistato il 2° posto al concorso nazionale “Suona, bandura”. Nel 2007 ha vinto il concorso “Karaoke sul Maidan” a Zaporizhia, per poi prendere parte alla finale del programma televisivo musicale “Chance”.

Ora la musicista insegna canto e pianoforte nella scuola di musica della Lizard Academy di Firenze e sogna di aprire una scuola di bandura. Il suo nome d’arte è Eka.

In Italia, la bandurista ha creato il gruppo Eka Project, con il quale partecipa a eventi culturali e spettacoli teatrali. La musicista esegue canti tradizionali ucraini tradotti in italiano per raccontare l’anima del suo popolo.

L’intervista

La bandura è uno strumento musicale a corde poco conosciuto in Italia, ma che fa cantare l’anima degli ucraini, appena sentono i suoi accordi armoniosi. È uno strumento popolare che rappresenta un incrocio fra un liuto ed una cetra usato essenzialmente in Ucraina. Com’è nata la sua passione musicale per questo strumento così particolare?

All’età di 6 anni mia madre mi ha portato nella scuola di musica per imparare il pianoforte. Siccome tutte le maestre di questo strumento erano impegnate, ho iniziato a studiare il violino. Durante lo studio non ho avuto una grande passione per quello strumento e quasi quasi volevo abbandonare la musica se non ché mi hanno proposto di conoscere la bandura. Io chiesi : ”cos’è?” e poi…ho visto questa scena che mi rimarrà per sempre impressa nella mente! Vidi una ragazza bellissima, con dei capelli lunghi, suonare questo strumento a corde e cantare come una sirena, sembrava una scena delle leggende greche…
Ho avuto una grande fortuna perché la maestra di bandura, Claudia Kryvzun è diventata per me come una seconda madre, la madre musicale! Con il suo carisma, entusiasmo e l’amore, sia per questo strumento che per l’Ucraina, mi ha trasmesso la grande passione, la voglia di migliorarmi professionalmente, crescere, sfidare me stessa, ed avere l’orgoglio di suonare uno strumento diverso dagli altri ed essere unica!
E con questo spesso rifletto, quanto siano importanti le persone nel nostro cammino e l’influenza che essi hanno su di noi!

E’ notorio che la musica unisce i popoli ma in particolare lei come promuove questo strumento in Italia?

Da circa 5 anni sto promuovendo sia la bandura sia la cultura e le tradizioni ucraine in Italia, soprattutto a Firenze, la città in cui vivo che amo molto . Ho iniziato a farmi conoscere con la traduzione dell’inno nazionale ucraino nella lingua italiana. Dopo aver realizzato il videoclip l’ho condiviso su facebook che in poco tempo ha raggiunto più di 300 000 visualizzazioni riscuotendo un grande successo ma soprattutto commenti positivi della gente. Dopo di ché hanno cominciato ad invitarmi varie associazioni culturali della comunità ucraina in tutta l’Italia, poi i consolati ed in fine l’ambasciata di Ucraina a Roma.Quest’ultima dopo aver saputo di me , diverse volte, mi ha invitato a suonare durante le feste nazionali. Nello stesso tempo suonavo nei vari eventi, i concerti organizzati a Firenze, in Toscana e in tutta Italia, dove facevo e faccio tutt’ora conoscere la bandura e la musica ucraina. Inoltre suonando le vostre canzoni più famose sia in italiano che in inglese , la gente che le ascolta ,viene incuriosita ancora di più dallo strumento: infatti mi fanno tante domande sulla provenienza e la storia della bandura ed io racconto tutto quanto con un grande piacere! Ultimamente il Rotary Club sta organizzando vari eventi culturali, legati alla storia ucraina, ed ho l’occasione di far conoscere il mio strumento, cantando le canzoni tradizionali ma anche internazionali, collegando così i popoli attraverso la musica.

Lei è anche bellissima oltre che una bravissima musicista :ci parli un po’ di lei, dei suoi studi e della sua vita prima di arrivare in Italia

Sono nata in Ucraina nella città dei cosacchi nel sud est che si chiama Zaporizhzhya. Mi sono diplomata in musica nel Conservatorio di Maiboroda della mia città nativa dopo di ché mi sono trasferita nella capitale, a Kyiv, per continuare gli studi all’Università dell’arte e della cultura con la borsa di studio.
Oltre alla musica ero affascinata al mondo della bellezza e delle modelle. Così ho partecipato a vari concorsi di bellezza, dove mi sono classificata nella finale del “Miss Zaporizhzhya” con il Premio “Miss Fascino”, poi ho vinto il concorso nazionale “Miss Bikini” nel 2004. Inoltre sono appassionata della danza del ventre e ho frequentato con interesse i corsi di questa magica arte di bellezza e seduzione!
Ma da sempre ho avuto il sogno di diventare cantante e musicista famosa per ciò ho partecipato a vari concorsi e festival musicali. Nel 2007 ho vinto il concorso della Rete Tv Nazionale “Karaoke in Piazza” dopo il quale sono entrata nella finale del famosissimo programma Tv “SHANS”, che ha visto tutto il paese. Avevo tanti progetti lavorativi, le porte aperte per la mia carriera. Ma la sorte volle che incontrassi il mio ex marito, così mi sono innamorata e trasferita in Italia, abbandonando tutto. Qui ha iniziò la mia storia italiana dove l’amore per il marito finisce ma nasce quello per l’Italia così decido di restare dedicandomi completamente alla musica. Sono davvero fiera di me stessa, perché nonostante tante difficoltà, sia materiale che psicologiche , sono riuscita a raggiungere questi risultati da sola, in un paese straniero! Mi ritengo una Donna molto forte e tenace, che dopo tante “morti”, come la fenice, rinasce sempre dalle ceneri!

Attualmente lei insegna canto e pianoforte all’Accademia Lizard e sogna di aprire una scuola di bandura. Ci parli del suo progetto

Si da 3 anni faccio l’insegnante. Da 2 anni ho anche 2 allieve di bandura di origine ucraine e italo ucraine. Mi piacerebbe avere più allievi di questo magico strumento, ma non è facile dato che la bandura è ancora poco conosciuta in Italia e nel mondo. Se ci fosse una star mondiale di successo che suonasse la bandura sicuramente avrei più allievi perché in tutte le attività ci vuole la pubblicità e il giusto marketing ma io sto cercando di promuovere e far conoscere questo strumento mettendo tutte le mie forze sperando di poter incuriosire ed appassionare le persone di altre nazionalità. Quest’estate ho avuto l’occasione di conoscere Andrea Bocelli e fargli sentire la bandura, lui con la grande curiosità ed entusiasmo mi ha ascoltata e mi ha fatto i suoi complimenti, regalandomi l’occasione di poter cantare con lui la celebre “Halleluja”! Spero di poter collaborare con lui in futuro così la bandura avrà la possibilità di essere più conosciuta! Perché credo che questo strumento abbia tutte le carte in regola per diventare internazionale, ha tantissime corde e quindi tante sfumature sonore, tanta ricchezza armonica e mille possibilità;con questo strumento si può suonare non soltanto la musica folk e musica classica ma anche il blues, rock, jazz, pop, elettro musica e tante altre ancora . Dobbiamo solo impegnarci a promuoverlo e a far vedere le possibilità, incuriosire le persone con l’unicità di questo strumento cordofono che oltre a poter suonare i brani strumentali, può accompagnare la voce donandole ancora più fascino e magia!

Che cosa rappresenta EKA PROJECT?

EKA PROJECT è il nome di gruppo che ho creato nel 2016. EKA è il mio nome d’arte e il project parla da sé nel senso che
è il progetto dove oltre alla bandura c’è il basso e le percussioni ( oggi aggiungo tanti altri strumenti etnici) dove i ritmi, i groove e le armonie di varie culture e le sonorità si uniscono attraverso le canzoni mandando il messaggio che la musica unisce i popoli!
Il mio progetto in musica è l’unione, EKA in sanscrito vuol dire UNO perché credo che noi siamo tutt’uno – le persone, i popoli, l’universo. Da sempre il sistema cerca di dividere le persone perché dividere vuol dire gestire e comandare meglio, ma crea le dissonanze tra gli umani, mentre unione crea la forza e quindi diventa più difficile da gestire. Grazia alla musica abbiamo questa possibilità e, nei testi delle canzoni che scrivo ,parlo spesso di questo argomento. Gli arrangiamenti e gli strumenti che uso , nella loro unione e fusione, indirettamente parlano della stessa cosa.

L’ultimo periodo è stato ricco di eventi per la sua carriera: si è aggiudicata due premi internazionali “Napoli Cultural Classic” e “Celebrity Awards”. Per la prima volta a 20 anni dalla sua fondazione, un’artista proveniente dall’Ucraina è stata premiata da “Napoli Cultural Classic – 2021”. Che impressione le ha fatto Napoli soprattutto dal punto di vista musicale essendo notorio che sia terra di canto e suoni? Che somiglianze ha trovato con il suo popolo?

Sono davvero molto emozionata, onorata e tanto grata per questo importantissimo riconoscimento! Essere stata premiata in un concorso così importante, dove hanno vinto gli artisti e i professionisti del mondo dello spettacolo, le persone di successo dei vari settori sia italiani che i personaggi internazionali, davvero ti fa crescere le ali come nella celebre statuetta del premio che ci hanno regalato a forma di un angelo!
Poter partecipare alla celebrazione di questo festival nella terra della musica e del canto crea ancora più magia! Io adoro Napoli e la provincia, mi piace la sua cultura musicale, mi piace l’arte di questa città e la natura, mi piace la cucina e l’ospitalità, il calore della gente e la luce del sole! Non è per caso che la più grande comunità degli ucraini in Italia abita proprio a Napoli e in provincia. Abbiamo tante cose in comune come la voglia di fare le feste, di cantare, di celebrare la vita attraverso la cucina. La curiosità ed il legame tra Napoli e l’Ucraina è la celebre canzone “ O sole mio”, la composizione musicale è di Eduardo di Capua che nel 1898 si trovava a Odessa, in Ucraina, con suo padre, violinista in un orchestra. La musica sembra sia stata ispirata da una splendida alba sul mar Nero. Guardando l’orizzonte, il bel mare, la luce del sole, il compositore si ricordò la sua Napoli e scrisse la bellissima canzone celebre e amata in tutto il mondo ancora oggi!

Celebrity Awards è un altro premio ricevuto da lei lo scorso 1 ottobre a Kyiv :è uno dei più importanti riconoscimenti ucraini ed internazionali nel campo dell’arte contemporanea, musicale, canora ed artistica. Come è stato il rientro in patria?

Da due anni che non tornavo in Ucraina, a Kyiv. E tornare nella capitale con questo bellissimo ed emozionante motivo è stato come vivere in una favola! Perché credo che per ogni artista è molto importante essere riconosciuto nella terra di nascita. Il riconoscimento haancora più valore e significato! Molto spesso succede, come nella celebre frase di Dante Alighieri “Nemo propheta in patria” (Nessuno è profeta in patria) di non essere apprezzati oppure notati in quello che fai nel paese in cui nasci, invece quando vivi in un altro paese e poi ti premiano per quello che fai nella tua terra di nascita è come essere apprezzato dai tuoi genitori, ha un grande significato per te ! La cerimonia fu celebrata nel Palazzo dei Ufficiali a Kyiv e durante la celebrazione ho avuto l’occasione di suonare la bandura e cantare la canzone in italiano che per il pubblico ucraino fu una sorpresa, dato che sono abituati a sentire le canzoni tradizionali fatte con questo strumento. Ho riscosso tanto successo con quell’esibizione! Ovviamente sono molto contenta e felice per questo! Sono stati premiati molti artisti e cantanti famosi in Ucraina e all’estero, ed anche i professionisti dei vari settori che grazie al loro lavoro e talento hanno raggiunto il successo in quello che fanno, promuovendo anche l’Ucraina nel mondo, rappresentando il nostro paese nei migliori dei modi e creando una bella immagine.

Quali sono le tappe di un suo futuro tour?

Io ho dei piani “napoleonici” ma come tutte le grandi cose vanno cominciate con dei piccoli passi!
Il mio sogno è poter girare il mondo con la mia musica e grazie alle mie canzoni aprire le menti, sollevare le coscienze e lo spirito delle persone, unire gli umani uno con l’altro ed anche insieme alla natura e l’universo!
Intanto il mio primo passo lo vorrei fare qui in Italia, poter girare le città e le regioni , facendo conoscere il mio strumento e la cultura del mio paese, facendo notare le similitudini tra i popoli attraverso le canzoni. Infatti, il mio prossimo progetto, per il quale sto cercando uno sponsor, è realizzare l’album musicale dove ci saranno 9 canzoni. Queste saranno le canzoni tradizionali ucraine, fatte in lingua madre e poi tradotte in italiano (alcune di loro anche in dialetto) e con degli arrangiamenti moderni, usando le sonorità sia popolari che contemporanee. La meta del progetto è unire i due popoli attraverso la musica, mettendo alla luce la cultura musicale e le sue peculiarità di entrambi paesi.Voglio lanciare un messaggio al mondo intero che in realtà abbiamo più cose in comune, più similitudini come la specie umana e le nostre differenze e le nostre caratteristiche e le peculiarità ci possono soltanto arricchire e farci crescere insieme!

Daniela Piesco Redazione Corriere Nazionale

Redazione

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