Dopo sette anni il Pd torna in testa

Dopo sette anni il Pd torna in testa

di Paolo Pagliaro

L’ultima volta del Pd primo partito fu sette anni fa, in occasione delle Europee del 2014. Potrebbe succedere di nuovo se si votasse oggi per la Camera. Il Pd avrebbe infatti il 21%, superando Fratelli d’Italia, al 20,3. La Lega, in lieve calo, si ritroverebbe al terzo posto con il 19,2; il Movimento 5 Stelle avrebbe il 15,8; Forza Italia il 7,4.

Questo dice il Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, sondaggio tra i più accreditati sui temi politico-elettorali.   

Con un’affluenza in calo stimata al 68%, tra i partiti minori, Azione di Calenda raggiunge il 2,8%, Sinistra Italiana è al 2,1, Liberi e Uguali al 2,  Italia Viva all’ 1,9.  Sono tutte piccole forze che, sulla carta, fanno parte di un ipotetico schieramento di centro-sinistra. La loro somma fa circa 9 punti percentuali, che alla fine potrebbero fare la differenza. Pensa a questo Enrico Letta quando parla di “campo largo”.

Ma il solco che separa Pd e Renzi si sta allargando e nei prossimi mesi, in occasione del voto parlamentare sul nuovo capo dello Stato,  potrebbe diventare un baratro. 


Colpisce, analizzando il trend dalle Europee del 2019 ad oggi, la crescita di 14 punti del partito di Giorgia Meloni che beneficiando del ruolo di quasi unica opposizione, ha ormai da settimane completato la lunga rincorsa su Salvini che ora supera di oltre un punto. 

In questo scenario, le figure più apprezzate dagli italiani restano, con il 67%, il Capo dello Stato Sergio Mattarella e, con il 62%, il Premier Draghi. Al terzo posto, con il 41%, il presidente dei 5 Stelle Giuseppe Conte, seguito al 38 da Giorgia Meloni. Sale al quinto posto il segretario del PD Enrico Letta, mentre si conferma al 33% la fiducia in Roberto Speranza. Un’ultima curiosità, nei dati Demopolis: dopo molti anni, Silvio Berlusconi affianca Matteo Salvini al 31% nel giudizio degli italiani.  

Se spettasse a loro decidere del futuro di Draghi, i cittadini non avrebbero dubbi: secondo il 56% il presidente del consiglio dovrebbe restare al suo posto almeno fino alle elezioni del 2023.  

Redazione Radici

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