Parla l’esperta Sinisi: mettere a sistema competenze
“Turismo delle radici, un’opportunità per ripartire con il Rooting experience planning” è il titolo del libro firmato da Letizia Sinisi, una delle maggiori esperte di turismo delle radici italiane, che è stato presentato mercoledì a Roma. Il libro ha ricevuto il patrocinio di ENIT e di Federturismo, e gode delle prefazioni del Consigliere Giovanni Maria De Vita (Maeci) e del Presidente dell’Enit Giorgio Palmucci. La presentazione si è tenuta in occasione della terza edizione della “Libreria del Meeting”, evento organizzato dalla Società italiana professionisti mobilità e turismo sostenibile nell’ambito della sesta edizione del festival All routes lead to Rome, durante il quale sono stati presentati anche i libri: “Turismo Comunità, Territori” a cura di Simone Bozzato, “Turismo: nuovi sviluppi post pandemia” di Giulia Vinci e “Be Green | Be Digital | Be Local: ridisegnare le geografie del turismo con le Piccole Patrie” di Federico Massimo Ceschin. Nel corso della presentazione del libro l’autrice ha ricordato che il testo “si propone come un manuale per gli operatori turistici, affinché possano approcciarsi a questa nuova modalità di viaggio, basata sulla ricerca delle proprie radici da parte di discendenti di emigranti italiani. Proprio da questa ricerca nasce il nome rooting experience”. “Chi arriva non è un turista, si sente parte integrante del posto per qualche giorno, alla ricerca delle sue radici, Root in inglese; da qui il termine Rooting” spiega ancora Sinisi.
IL TESTO
I cambiamenti epocali, legati anche alle nuove esigenze post-Covid, hanno messo in evidenza la necessità di potenziare l’offerta turistica lungo direttrici emozionali e trasformative come quelle del turismo delle radici, non ancora ben conosciuto in Italia. Un libro – quello di Sinisi – scritto per soggetti pubblici e privati che vogliano conoscere le varie sfaccettature del turismo delle radici per acquisire strumenti atti a intercettare specifici target, imparare a comunicare con loro e creare offerte turistiche per un mercato potenziale di 80 milioni di italo-discendenti nel mondo, a cui si aggiungono circa 70 milioni di italofili, attratti dall’Italia e dalle sue radici culturali. La metodologia del Rooting Experience Planning consente di trasformare l’approccio tradizionale all’offerta turistica e di innovarla partendo dal concept stesso di Radice. Il Rooting come impulso rigenerativo di chi vuole trasmettere (ospite) e di chi vuole trovare (ospitato) un insieme di rassicurazioni date dal “sentirsi a casa”, perché l’Italia è un rifugio accogliente, per un’armonia interiore che diventa narrazione logica e coerente, grazie alla quale la memoria è resa indelebile e si trasmette nel tempo.
IL COMMENTO