Destra e sinistra

Destra e sinistra

Di Franco Luceri

Volete sapere perché la sinistra vincerebbe pure se volesse perdere, e perché la destra perde pure se s’ammazza per vincere?Perché la grande massa dei cittadini avendo subito per tre quarti di secolo, la religione del politicamente corretto, non vota più l’uomo ma l’idea politica sempre vergine irrealizzata e irrealizzabile dell’uguaglianza e giustizia sociale, a prescindere dalla qualità dei candidati. Se i fascisti si candidassero a sinistra li farebbero tutti onorevoli e senatori a furor di popolo.


Invece chi vota a destra, della improbabile idea di uguaglianza non gliene frega una mazza. Sapendo di vivere in un paese di disoccupati e di falliti, cerca disperatamente cervelli, campioni di saggezza politica e produttività economica nel disperato tentativo di salvarsi dal rotto della cuffia.


Perciò basta infangare i candidati di destra alla vigilia del voto, e la destra, data vincente dai sondaggi e sicura di essere già nella stanza dei bottoni di Palazzo Chigi con i suoi campioni di liberismo turbo diesel, rimane fuori con un pugno di mosche e col serio rischio che qualcuno gli finisca pure “al fresco dietro le sbarre”.


Chi dovesse considerare bislacca questa analisi, cerchi ulteriore conferma citofonando Berlusconi, Meloni, Salvini.Ora voi mi direte, perché la destra non fa altrettanto con la sinistra? Non lo so, credo che lo abbia fatto abbondantemente, a cominciare dal mangia comunisti Berlusconi, ma sarà uscita tante di quelle volte con le ossa rotte, che ha imparato la lezione e ha smesso di provocare o di accettare provocazioni.Magari fingendo, fanno della correttezza e del rispetto degli avversari la propria bandiera.Non è il caso del candidato a sindaco di Roma Michetti, della cui correttezza è demenziale dubitare, che ha affermato con orgoglio, “io non ho nemici”. Perché attaccare la sinistra è come lanciare un boomerang da dilettante allo sbaraglio. Il danno che pensi di fare all’avversario ti ritorna tra capo e collo con gli interessi a strozzo.

Se provi a condannare un comunista, l’enorme massa di sinistri non solo lo difende fino all’ultimo sangue, alla lunga lo scagiona, e se trova vantaggioso se lo santifica pure come fosse un galantuomo perseguitato.
Insomma per non farla lunga, candidare a sinistra cervelli è già uno spreco indigente. Candidarli a destra quanto un pianeta, persino premi Nobel legati a mazzo come ravanelli, ma sgraditi al mondo finanziario, padrino e padrone della sinistra, è suicidio con certificato di garanzia.


Franco Luceri

Redazione Radici

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