Roma: torna “Garbatella Images_ Memoria tra passato, presente e futuro”

Roma: torna “Garbatella Images_ Memoria tra passato, presente e futuro”

Torna Garbatella Images_ Memoria tra passato, presente e futuro, da oggi e fino al 25 settembre presso la galleria 10b photography e presso i lotti del quartiere, a cura di Francesco Zizola e con la direzione di Oriana Rizzuto. Il focus è rendere visibili sia il patrimonio architettonico che le abitudini sociali del quartiere attraverso l’indagine di questa nuova edizione centrata sul PRESENTE ed interpretata dai fotografi di fama internazionale Pep Bonet e Giacomo Infantino.


“Scrive Italo Calvino ne “Le Cittá Invisibili” che abbiamo scelto come bussola per orientare il nuovo appuntamento del progetto Garbatella Images nello spazio e nel tempo: “è delle cittá come dei sogni tutto l’immaginabile può essere sognato, ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio oppure il suo rovescio, una paura”. Nella nuova edizione – spiega Zizola – il tempo esplorato è quello Presente e lo spazio il territorio dei lotti storici di Garbatella. Agli artisti invitati in residenza quest’anno ho sottoposto la centralità e l’urgenza del tema della relazione tra Natura e lo Spazio Urbano”.


Un appuntamento pensato appositamente per il quartiere di Garbatella, in particolare l’area dei lotti storici, attraverso la scoperta delle sue caratteristiche urbane, sociali, architettoniche e storiche attraverso l’uso della fotografia e del video. Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, il format si amplia grazie alla produzione di nuove opere secondo le espressioni ed i linguaggi delle arti visive contemporanee come la fotografia e il video, la selezione di materiali d’archivio familiari e la collaborazione con partner territoriali e internazionali.


Gli artisti, durante le residenze artistiche ed i percorsi di ricerca nel quartiere, hanno avuto modo di calarsi in una realtà e in uno spazio urbano suggestivo ed unico, impregnato di storia e, allo stesso tempo, proiettato nel futuro, attivando un dialogo tra diverse generazioni e modi innovativi di interazione con il territorio e lasciandosi ispirare dai luoghi e dalle persone che li caratterizza.

Il progetto, infatti, ha avuto l’avvio in luglio con le residenze d’artista e i laboratori che hanno contribuito a fornire i contenuti per la programmazione principale, rappresentata dall’evento espositivo.


Il laboratorio sulle memorie fotografiche e video ha rappresentato un momento di partecipazione attiva per gli abitanti, che si sono raccontati attraverso le proprie memorie visive. Inoltre, il laboratorio educativo di introduzione ai linguaggi visivi destinati a bambini e ragazzi tenutosi sabato 31 luglio e domenica 1 agosto a Casetta Rossa e curato da Giacomo Infantino, ha rappresentato un vero e proprio viaggio tra la magia della natura e la fotografia.

Il viaggio tra la Garbatella del Presente e il romanzo di Italo Calvino hanno poi ispirato Francesco Zizola a realizzare una nuova produzione video, espressione della relazione fra il territorio e gli abitanti.


L’occhio non vede cose, ma figure di cose che significano altre cose”, Calvino scrive e Pep Bonet sembra cogliere l’invito per donarci con le sue immagini una Garbatella piena di mistero e di rebus.
Grazie ad un sapiente uso della tecnica fotografica, Bonet ci obbliga a ri-guardare e quindi a re-immaginare il territorio che abitiamo nel presente. Le piante, gli animali, gli umani, appaiono sotto una luce diversa, nuova che dona una duplice essenza: da una parte il reale riconosciuto, familiare nei suoi dettagli che ci rimandano alla fisicità dei corpi e del paesaggio e dall’altra la spazio mentale, quello della metafora e del rebus che ci interroga sulla realtà non superficiale delle nostre esistenze. Bonet coglie occhi chiusi su mondi interiori, momenti di meditazione, occhi che invitano a riflettere sulla nostra relazione con la città e con la natura.


“Il fatto che milioni di persone condividano una stessa forma di malattia mentale non fa che questa gente sia sana”, affermava Erick Fromm nel suo fondamentale “Psicanalisi e Società contemporanea”.


Così Giacomo Infantino sembra aver fatto suo questo ragionamento per mettere in relazione il paesaggio urbano e la natura in cui l’essere umano può dialogare con il proprio inconscio in uno spazio immaginato e disponibile per cercare di domare le sue proprie ataviche paure.

Le immagini di Giacomo Infantino, tutte notturne, ci mostrano i colori di una Garbatella inedita, mentale ed onirica, filtrate dalla sua memoria e dalla sua psiche in continua tensione verso un punto di incontro con la dimensione della città-giardino. La natura qui sembra ingigantita ed avvolgente, i ritratti suggeriscono presenze archetipiche di un profondo comune passato. Nel teatro del presente siamo guidati dal nostro inconscio e lo spazio urbano ne è modellato, e viceversa. Nel panorama sconfortante e patologico delle metropoli contemporanee, sembra volerci suggerire Infantino, c’è ancora spazio di relazione ed azione, se solo prestassimo più attenzione all’importanza dei luoghi che abitiamo e che abitano in noi.
Infine Claudio Imperi, fotografo romano, al Lotto 16 esporrà una sua personale ricerca attraverso le immagini che si dipanano come un filo di Arianna identitario negli stenditoi del lotto che lo ha visto nascere e crescere e da cui è stato estirpato molti anni fa. Nelle sue immagini poetiche in bianco e nero si possono scorgere gli echi delle memorie legate al tempo magico dell’infanzia, tempo in cui la luce giocava tra le case ed animava la natura in mezzo a cui erano costruite.

Un tempo ora ritrovato nell’abbandonarsi alla ricerca dei dettagli che formano l’idea di noi stessi e dello spazio in cui ci troviamo, dove cresce la palma e dove si respira il tepore di primavera, dove si ascolta la melodia degli uccelli che abitano le cime e i rami degli alberi.
L’intero quartiere è oggetto di ricerca e di opere site-specific pensate appositamente per essere esposte all’interno dei cortili.


Garbatella IMAGES è un percorso espositivo costruito in gran parte anche dagli abitanti del quartiere, attraverso laboratori di ricerca delle loro memorie fotografiche e video e al racconto delle proprie storie e il reperimento delle proprie memorie fotografiche, fino alla fruizione. I materiali fotografici saranno esposti come panni stesi ai fili degli stenditoi degli storici lotti, spesso sconosciuti ad una popolazione più ampia, con una proposta allestitiva originale e coinvolgente che già ha attribuito al progetto una forte riconoscibilità e grande entusiasmo nelle edizioni precedenti.

Sarà possibile visionare le opere anche all’interno della galleria 10b Photography. Sempre all’interno della galleria sarà possibile vedere la proiezione della nuova produzione video di Francesco Zizola.
L’evento si arricchirà con le visite guidate e le passeggiate d’artista in programma oggi, il 18 ed il 25 settembre, curate da Francesca Romana Stabile e Claudio D’Aguanno.

L’obiettivo è stimolare una cittadinanza chiamata ad essere attiva e partecipativa alla costruzione di una memoria visiva del quartiere, favorendo la valorizzazione del lavoro sulla memoria e sullo spazio urbano.


Tutti gli eventi sono pubblici e gratuiti.
Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.aise

Redazione

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