Domani incubo no-vax per chi viaggia in treno

Domani incubo no-vax per chi viaggia in treno

Sembra passata un’eternità dall’omaggio, unanime e indistinto, tributato agli “eroi” in camice bianco durante la prima ondata del Covid. In questo crepuscolo d’estate, invece, a un infettivologo di fama come il dottor Matteo Bassetti capita di essere inseguito e insultato sotto casa da un uomo di mezza età.

“Il mio aggressore è stato denunciato direttamente dalla polizia, e anche da me: è la settantesima denuncia che presenta il mio avvocato” sono le parole del medico – costretto a girare sotto sorveglianza – al Corriere della Sera, parole che fanno capire come si tratti tutt’altro che un caso isolato.

Diversi, inoltre, gli episodi di violenza contro i giornalisti: un videomaker di Repubblica e del gruppo Gedi ieri mattina è stato aggredito da un manifestante nel corso di un sit-in organizzato davanti al ministero dell’Istruzione: “Ti taglio la gola se non te ne vai” è la minaccia di morte ricevuta da Francesco Giovannetti, colpito con 4-5 cazzotti.

Una collega di Rainews24, Antonella Alba, è stata invece aggredita e ferita la sera del 28 agosto durante una manifestazione a Roma: sempre il 28 agosto, un gazebo M5S è stato assaltato e devastato a Milano.

E domani la protesta no vax e no green pass rischia di fare un significativo salto di qualità. Dal primo settembre, infatti, si estende l’obbligo del green pass a trasporti, scuola e università, aggiungendosi alle misure in vigore dal 6 agosto, quando la certificazione è diventata obbligatoria per ristoranti e bar al chiuso, piscine e stadi.

Per quanto concerne i trasporti, la certificazione sarà richiesta per salire sugli Intercity, sugli Intercity Notte e sui treni ad Alta Velocità, non per i regionali. Inoltre, sarà obbligatorio per gli autobus che svolgono servizio in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni e per quelli adibiti a servizi di noleggio con conducente.

Non sarà richiesto per il trasporto locale, come nel caso di metropolitane, bus urbani e regionali. In tutti i casi, i controlli verranno effettuati prima di salire a bordo. E proprio quello dei trasporti si preannuncia domani come il fronte caldo della protesta, con i no green pass che minacciano di bloccare le stazioni ferroviarie.

LA MOBILITAZIONE. “Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno!”: è quanto si legge nella chat “Basta dittatura” su Telegram, che conta quasi 40mila iscritti. L’appuntamento è stato dato per le 14.30 davanti a 54 stazioni ferroviarie: “Si entrerà e si rimarrà fino a sera”. Ma non finisce qui: sullo stesso canale si annuncia anche un presidio per il 6 settembre a Montecitorio, “dall’alba in poi”. Da parte delle forze dell’ordine sono stati predisposti controlli e presidi.

I CONSUMATORI. “Chi domani arrecherà disagi alla circolazione ferroviaria bloccando le stazioni o ritardando la partenza dei treni, va arrestato in flagranza di reato e perseguito per blocco stradale e interruzione di pubblico servizio” avverte Assoutenti, pronta ad una raffica di denunce contro i “No green pass” che hanno annunciato per domani manifestazioni in tutta Italia.

IL COSTITUZIONALISTA. Intanto, un costituzionalista come Alfonso Celotto, docente di Diritto costituzionale all’Università Roma Tre, ai microfoni di Radio Cusano Campus ipotizza come i no-vax debbano pagarsi le cure: “In Italia – è il suo ragionamento – l’obbligo del vaccino Covid esiste solo per i sanitari. Il problema di obbligare ai vaccini è un problema vecchio. Gli obblighi vaccinali esistono, quelli dei bambini ad esempio, la Corte Costituzionale li ha dichiarati legittimi, quindi lo spazio c’è. Certo, va capita anche la portata sociale del provvedimento, il governo deve ragionare anche su come verrebbe preso dalla popolazione”. “Non sono un politico né un medico – aggiunge – mi era stato chiesto se ci fosse l’obbligo quale sarebbe la sanzione e da lì si sono scatenate delle polemiche, perché quando si tratta di vaccini in questo Paese è difficile ragionare, è un po’ come quando si parla di calcio. Mi è stato chiesto: se fosse introdotto l’obbligo quale potrebbe essere la sanzione per chi non si vaccina? Allora, ragionando ipoteticamente, ho detto che le sanzioni più comuni nel nostro sistema sono quelle penali, ovvero l’arresto, ma mi sembrano spropositate in questo caso e quindi da escludere. L’altra sanzione possibile è la multa, questa può essere plausibile, ma c’è uno svantaggio: alla fine paghi la multa, ma non sei comunque vaccinato. Allora, in un regime di obbligo vaccinale, si potrebbe pensare di introdurre la sanzione di far pagare le cure a chi non si vaccina e si ammala di Covid”.9Colonne

Redazione

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