La cultura non è per le donne

La cultura non è per le donne

di Daniela Piesco

È quanto affermato dal regime islamico fondamentalista, oppressivo e dittatoriale, imposto in Afghanistan da una consorteria di vigliacchi e ipocriti studenti della fasulla e gesuita religione coranica dal 1996 al 2002, ritornato,da pochi giorni,in auge.

Nelle università pubbliche e private della provincia di Herat, nell’Afghanistan occidentale, non sarà più permesso alle ragazze frequentare classi miste. Lo hanno ordinato gli idioti Talebani nella loro “prima fatwa”, come riporta l’agenzia di stampa ‘Khaama’.

Il mullah Farid, responsabile del putridume e marciume in atto a Kabul , nonché capo del cialtrone Emirato islamico per l’istruzione superiore, ha infatti chiarito che le classi miste devono essere abolite perchè “questo sistema è la radice di tutti i mali della società”.

Difatti il male per gli stupratori,narcotrafficanti talebani è la paura fottuta che hanno nei confronti della figura femminile.Non riescono ad accettare la superiorità delle donne,colonne portanti che donano, anche agli assassini come loro,la vita .

Per questo il gruppetto di terroristi calpesta senza perdono i diritti umani, che condanna a morte la donna, privandola di ogni briciolo di dignità umana, coprendola con un lenzuolo e richiudendola in casa a subire la violenza nel disperato silenzio.

Il loro egocentrismo ipocrita non conosce pudore:il ritorno dei carnefici al governo è compiuto.

In questi lunghi anni di occupazione del paese da parte delle forze estere, i Talebani hanno avuto modo di organizzarsi ancora meglio, di arricchirsi ulteriormente attraverso il commercio dell’oppio (oltre il 90% dell’oppio del mondo arriva dall’Afghanistan) di armarsi fino ai denti. Hanno lavorato in semi-silenzio, rinforzando la loro rete, facendo leva sulla disperazione della popolazione, che non ha prospettive né economiche né sociali, il cui sogno di un paese stabile e sicuro è svanito da tempo.

I talebani hanno solo un volto,quello che già tutti conosciamo.

I docenti della provincia hanno ribattuto che le università e gli istituti governativi sono in grado di gestire classi separate, mentre a causa del basso numero di studentesse gli istituti privati non possono permettersi di creare aule solo per ragazze.

Poiché le istituzioni private non possono permettersi classi separate, migliaia di ragazze potrebbero essere private dell’istruzione superiore.

L’ Istruzione femminile torna ad essere inutile e pericolosa.

L’Afghanistan è uno dei paesi con il minor tasso di alfabetizzazione al mondo: soltanto il 43.02% degli adulti sa leggere e scrivere, tra le donne il tasso scende al 29.81%.

Se questa è una missione di pace conclusa con successo, allora rimango allibita davanti al farisaismo bigotto del nostro Occidente, il quale osserva ammutolito mentre nel mondo i diritti della persona continuano ad essere violati.

Infatti cosa ha fatto per tutti questi anni?

L’Afghanistan è un paese ricco di giacimenti minerari quali ferro, cobalto, oro e litio. Non servono quindi grandi analisi politiche e sociali, per delineare il filo conduttore che ha portato questo paese a essere uno tra i tanti campi di battaglia, dove i “grandi” del mondo, come dei piccoli bambini viziati e capricciosi, si contendono il potere.

È una miniera d’oro per chi invoca il dio soldo rinnegando i valori umani.

Daniela Piesco Vice Direttore Radici

pH Giovanni Franco

Redazione

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