Agosto al MAXXI con Balla e Abramovic

Agosto al MAXXI con Balla e Abramovic

La meraviglia delle opere di Giacomo Balla in dialogo con quelle di artisti di oggi a lui ispirate. Il genio, la poesia, i colori delle architetture di Aldo Rossi. La ex Jugoslavia attraverso le opere di 60 artisti, tra cui Marina Abramović, tra utopia socialista, spinte nazionaliste e voglia di rinascita. Un viaggio caledoscopico a ritroso nella storia del MAXXI per proiettarsi in avanti con Una storia per il futuro.

Nove grandi maestri a cavallo del millennio per senzamargine: Carla Accardi, Luciano Fabro, Luigi Ghirri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Paolo Icaro, Jannis Kounellis, Anna Maria Maiolino, Claudio Parmiggiani e Mario Schifano. I focus dedicati a Luca Vitone, Alberto Boatto e Valentina Vannicola. Il progetto The Independent e la rassegna in videogallery Rewind the Future. Tutto questo è il MAXXI nel mese di agosto, con un biglietto speciale a 7 Euro e “aperto per ferie” anche il giorno di Ferragosto. Già quasi sold out per tutto agosto la visita a Casa Balla in via Oslavia + MAXXI, anche in questo caso con biglietto speciale a 17 Euro (prenotazione obbligatoria su www.maxxi.art).

La mostra Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno, a cura di Bartolomeo Pietromarchi e Domitilla Dardi, stupisce i visitatori con opere del maestro futurista – disegni, oggetti, bozzetti, arredamenti tra cui la celebre Sala verde e la porta dello Studiolo rosso, la grande tela Il genio futurista e i bellissimi arazzi con pappagalli e scimmie del MART di Rovereto) – in dialogo con lavori creati ad hoc da sei artisti italiani e internazionali a lui ispirati. Quasi sold out la visita a Casa Balla in via Oslavia, opera d’arte totale dove dal 1929 fino alla morte visse e lavorò il maestro, ora aperta per la prima volta al pubblico (dal giovedì alla domenica, prenotazione obbligatoria su www.maxxi.art).

Con Aldo Rossi. L’architetto e le città, a cura di Alberto Ferlenga, il MAXXI celebra un grande maestro italiano dell’architettura mondiale, primo italiano a vincere nel 1990 il Pritzker Prize. Una mostra ricchissima, con oltre 800 pezzi tra disegni, modelli, schizzi, documenti, carteggi, fotografie d’autore (tra cui quelle di Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Antonio Martinelli, Ugo Mulas), che conducono il visitatore nelle città del mondo dove Rossi ha realizzao i suoi progetti di “poeta prestato all’architettura”. Più grande di me. Voci eroiche dalla ex Jugoslavia, a cura di Zdenka Badovinac e Giulia Ferracci, presenta oltre 100 opere di 60 artisti originari dai diversi paesi della ex Jugoslavia, tra cui Marina Abramović, che lo scorso 16 luglio l’ha visitata in occasione del suo talk al MAXXI, e racconta la scena artistica contemporanea di un territorio tanto affascinante quanto complesso, scosso nei secoli da conflitti, crogiuolo di identità e culture diverse. Gli artisti rileggono la tormentata storia balcanica attraverso i gesti di eroi quotidiani che, in modi e in tempi diversi, hanno lottato in nome di ideali, diritti, e libertà, arrivando a sacrificare la vita come i due giovani fidanzati Admira Ismić e Boško Brkić, divenuti il simbolo della multiculturalità ferita di Sarajevo.

Una Storia per il Futuro. Dieci anni di MAXXI, a cura di Hou Hanru, è una mostra non mostra, immateriale, sorprendente, enciclopedica, frastornante, immersiva in cui le opere che hanno segnato la vita del museo nei suoi primi 10 anni non sono presenti fisicamente ma sono evocate da oltre 1200 immagini, video e parole nella loro vitalità e nell’interconnessione con i fatti del mondo. La mostra vuole essere un invito a “tornare indietro” per guardare avanti e riflettere sul futuro. Il percorso è scandito dallo scenografiico e potente allestimento del celebre studio olandese Inside Outside di Petra Blaisse.

Redazione

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