FAO e Italia inaugurano la sede rinnovata dell’Agenzia ONU

FAO e Italia inaugurano la sede rinnovata dell’Agenzia ONU

 Il Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), Qu Dongyu, assieme al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, e al Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha inaugurato oggi il rinnovato ingresso principale della sede della FAO a Roma. I lavori, che rientrano nelle opere di manutenzione ordinaria dello storico complesso, hanno visto il rinnovamento e l’ammodernamento dell’entrata dell’edificio e di alcune aree al suo interno.


Alla cerimonia hanno partecipato anche il Generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid-19, e rappresentanti dei 195 Membri della FAO.
La riapertura dell’edificio – la prima volta che esponenti dello Stato Italiano e rappresentanti dei Membri della FAO si riuniscono dallo scoppio della pandemia – rappresenta un primo passo verso una graduale riapertura delle attività intergovernative in presenza, in linea con le misure sanitarie italiane in vigore e le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

La settimana prossima, la FAO accoglierà, sia in forma virtuale che in presenza, i leader mondiali che parteciperanno al pre-Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari (26-28 luglio), ospitato dal Governo Italiano.
“L’eccezionale cooperazione con l’Italia non è mai stata così evidente come negli ultimi 18 mesi, durante i quali abbiamo lavorato a stretto contatto per affrontare la pandemia di COVID-19”, ha affermato Qu Dongyu. “Siamo qui per celebrare un nuovo inizio, per una nuova normalità con un rinnovato senso di responsabilità.

Una responsabilità verso l’altro, per garantire la nostra sicurezza collettiva, e una responsabilità per rendere questa Organizzazione ancora più efficiente, efficace e moderna nel servire al meglio i suoi Membri”.


Da parte sua, il Ministro Di Maio ha sottolineato come, oltre al pre-Vertice sui sistemi alimentari, nei prossimi mesi si svolgeranno altri importanti eventi (in particolare, lo stesso Vertice sui sistemi alimentari, la Cop26 sui cambiamenti climatici, il vertice “Finance in Common” e il vertice dei leader del G20), fornendo un’opportunità unica per la comunità internazionale di far avanzare l’agenda della sicurezza alimentare e della nutrizione.


“Questo primo passo nella sede rinnovata della FAO ci dà una nuova energia per intraprendere questo percorso, nello spirito di una ripresa più resiliente e sostenibile per tutti” ha detto il Ministro Luigi Di Maio.


Per il Ministro Giovannini “la stretta sinergia sviluppata negli anni tra il Ministero e la FAO serve non solo all’importante scopo di salvaguardare un complesso architettonico così significativo, assicurando, allo stesso tempo, la migliore funzionalità ad una delle più importanti agenzie dell’ONU; ma costituisce anche un ulteriore, concreto esempio del sostegno dell’Italia all’Organizzazione e alla sua missione”.
Le opere di rinnovamento alla FAO
Il complesso su viale Aventino, situato nel centro storico di Roma e la cui costruzione iniziò nel 1938, ospita la FAO dal 1951, quando l’Organizzazione si trasferì nella capitale italiana da Washington.

I lavori di ristrutturazione mirano ad adeguare l’Organizzazione ai tempi moderni, con innovazione, digitalizzazione e sostenibilità al centro del suo operato. L’ingresso principale ha visto la sostituzione della vecchia rete elettrica per ridurre i consumi, l’installazione di una rampa per sedie a rotelle e di moderni schermi di comunicazione, oltre a una combinazione di colori più armoniosa del blu delle Nazioni Unite.


I lavori hanno anche riguardato il restauro dell’opera del 1952 del noto pittore e sculture italiano Mirko Basaldella sul soffitto della Sala Plenaria dell’Organizzazione. Il restauro è stato finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano e portato a termine da una cooperativa di donne che per oltre un anno hanno scrupolosamente ripulito e riparato le diverse lastre di intonaco che formano l’opera artistica.

Il risultato del loro magnifico lavoro sarà visitabile al pubblico non appena le misure sanitarie lo consentiranno.
A settembre, inoltre, sulla terrazza della FAO verrà installato un modulo dedicato alla biodiversità, all’agroecologia e agli ecosistemi fragili.


Le opere di rinnovamento continueranno con l’ammodernamento di varie sale riunione per permettere all’Organizzazione di affrontare al meglio le sfide tecnologiche dell’era post-pandemia.


La FAO e l’Italia
Il rinnovamento della sede della FAO segna un ulteriore passo nella forte collaborazione tra l’Organizzazione e il suo paese ospite. Collaborazione che negli ultimi due anni si è andata rinsaldando.
Nel suo discorso, Qu, in quanto Ufficiale Designato ONU per l’Italia, ha ringraziato le autorità italiane per il supporto nelle operazioni di vaccinazione del personale ONU in Italia.
La collaborazione FAO-Italia ha raggiunto ulteriori vette sotto l’attuale Presidenza Italiana del G20.
La sicurezza alimentare e la necessità di trasformare i sistemi agroalimentari globali sono state poste al centro dell’agenda del G20. A fine giugno, a Matera, i Ministri degli Esteri e della Cooperazione Internazionale del G20 hanno appoggiato la Food Coalition. L’iniziativa lanciata dall’Italia e fatta propria dalla FAO, è un meccanismo multi-stakeholder e multisettoriale che mira a mobilitare assistenza politica, finanziaria e tecnica a sostegno dei paesi colpiti dalla pandemia di COVID-19.
All’inizio di giugno, la FAO, il Ministero degli Affari Esteri e partner hanno inaugurato il “G20 Green Garden”, il primo giardino romano dedicato al concetto di Sviluppo Sostenibile e simbolicamente situato nel Parco dell’Appia Antica. (aise) 

Redazione

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