Presenza italiana in Perù

Presenza italiana in Perù

José Luis Vértiz e il forte vincolo culturale che unisce l’Italia e il Perū

di Daniela Piesco

La presenza italiana in Perù è molto profonda e consolida legami di amicizia e stima che legano i due Paesi , grazie allo storico dialogo mai interrotto ,alla esistenza di numerosi cittadini peruviani in Italia e a una consistente collettività italiana in Perù (la stragrande maggioranza della quale avente almeno doppia cittadinanza).

In campo politico

Le relazioni bilaterali in campo politico sono eccellenti, grazie anche ad una tradizionale politica di sostegno reciproco in ambito multilaterale dove numerosi sono i casi di appoggio reciproco (ad. es. in ambito ONU e Consiglio di Sicurezza). Preme segnalare che i vincoli di amicizia sono stati costruiti grazie anche alla numerosa presenza italiana in questo Paese (attualmente circa 40.000 connazionali) e ai tradizionali rapporti di vincinanza tra i due popoli che affondano le radici negli illustri esploratori italiani, tra cui in particolare, Antonio Raimondi, che nel XIX secolo hanno esplorato e portato all’attenzione del resto del mondo le meraviglie geografiche del Peru’.
Analogamente, un’importante collettività peruviana risiede in Italia dove è pienamente integrata.

Dal punto di vista economico

Dal punto di vista economico, le relazioni bilaterali tra i nostri Paesi sono cementate da una partnership che risale ai primi anni dell’Unità d’Italia e che è passata per momenti fondamentali, tra cui – a seguito dell’emigrazione Italiana tra la fine del secolo XIX e l’inizio del XX e quella peruviana verso il nostro Paese negli anni ‘90 e nei primi anni 2000 (sono oltre 130.000 i peruviani che risiedono oggi in Italia) – la creazione della prima industria aeronautica peruviana (negli anni ‘30, ad opera dell’italiana Caproni), le forme di collaborazione militare in corso (le principali unità della flotta peruviana sono fregate classe Lupo, di costruzione italiana) nonché la presenza di aziende di costruzioni italiane sin dagli anni ‘70 ed ’80.

La presenza italiana dal punto di vista commerciale

Dal punto di vista commerciale, l’interscambio si è assestato all’incirca su 1,3 miliardi di euro nel 2018 (sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente), con 626 milioni di euro di esportazioni italiane verso il Perù e 671 milioni di euro di importazioni italiane.

In questo Paese il Made in Italy è considerato simbolo di qualità. Nostri punti di forza, oltre ai prodotti della moda e del food&wine, sono i macchinari per l’industria tessile, medica, agricola, la lavorazione del marmo e l’imballaggio.

La presenza di grandi imprese italiane in Perù è in crescita tanto nel settore del manifatturiero tradizionale, quanto in quelli delle grandi opere/costruzioni, della difesa e dell’energia. Imprese italiane sono impegnate attualmente nelle due opere infrastrutturali più importanti del Paese e cioè la costruzione della metropolitana di Lima e la recente aggiudicazione dei giganteschi lavori di ampliamento dell’aeroporto della Capitale.

Intensa è anche la cooperazione culturale tra i due Paesi

“Presenza italiana in Perù“ è la mostra che riunisce gli acquerelli realizzati dall’artista José Luis Vértiz su dieci edifici e luoghi rappresentativi della presenza italiana in Perù nel campo culturale, commerciale, industriale, economico, religioso e sociale.

Così l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura a Lima salutano il Perù per il Bicentenario della sua indipendenza offrendo, tra le altre attività, questa bellissima esposizione che evidenzia, attraverso l’architettura, il forte vincolo culturale che unisce i due Paesi.

José Luis Vertiz, protagonista di Presenza italiana

Si laurea in architettura alla Universidad Ricardo Palma di Lima, considerata una degli atenei più importanti della capitale peruviana.

Successivamente, Vertiz, segue un corso per ‘master in restauro’ alla Università La Sapienza di Roma, città nella quale vive per oltre vent’anni.

Nel 2014, l’artista torna nel suo Paese natale dove lavora come docente alla Facoltà di Architettura della Universidad de Lima e all’Instituto Toulouse-Lautrec.

Ha la cittadinanza italiana e quella peruviana.

Vertiz ha una lunga carriera alle spalle come artista e le sue opere sono state oggetto di diverse esposizioni collettive che si sono tenute sia a Roma che a Lima.

Una serie di opere che vogliono rappresentare anche il legame, molto stretto, che ormai si è instaurato tra Vertiz e l’ Italia. Un rapporto che continua attraverso i suoi dipinti nonostante oggi Vertiz risieda a Lima, dove appunto insegna. Ma proprio attraverso questa esposizione,’Presenza italiana in Perù‘ si nota quale sia il rapporto che in oltre vent’anni si è creato tra l’artista e la nostra realtà.

Chi più di lui può testimoniare il significato del termine “lavoratore migratorio”, presente nell’Articolo 2 della Convenzione Internazionale sulla Protezione dei Diritti di tutti i Lavoratori Migranti.

Anche se è bene sottolineare che Il Perù non ha mai ratificato la Convenzione sui Lavoratori Migranti n. C097 (1949) e nemmeno la disposizione complementaria C143 (1975).

Oggi che molti stranieri , in particolare europei, stanno andando in Perù per cercare un futuro lavorativo migliore, uno strumento legislativo di carattere internazionale, sarebbe un passo avanti per l’apertura del paese andino verso i diritti internazionali dei lavoratori: oltrettuto il Perù è membro della ILO dal 1919 (www.ilo.org).

A primo acchito non sembra giusto, ma forse la mancata ratifica è in realtà un modo di tutelare i lavoratori peruviani, residenti e laureati in Perù, che si ritroverebbero senza la possibilità di lavorare a causa dell’ondata migratoria.

Nel 1992 vince il Primo Premio al Concorso nazionale di acquerelli “Paisaje Peruano”, Premio John Constable della Asociación Cultural Peruano – Británica.

Grazie all’invito della Municipalidad de San Isidro, con ‘Presenza italiana in Perù’ le sue opere sono in mostra, dall’8 luglio scorso fino all’8 agosto, presso l’area pedonale all’incrocio tra Avenida Carriquiry (cuadra 6) e Avenida Canaval y Moreyra, nello stesso distretto

Daniela Piesco Vice Direttore Radici

Redazione

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