Foa: in RAI la politica interviene ogni giorno
“A Viale Mazzini convivono tre ‘partiti’: veri professionisti, super burocrati e giornalisti che fanno carriera grazie al Palazzo”. Lo afferma il presidente uscente della Rai Marcello Foa in una intervista a La Verità. “L’azienda deve diventare lo specchio del pluralismo nel Paese. Purtroppo c’è ancora molto da fare. La visione che la politica ha della Rai ne limita fortemente l’indipendenza e la libertà manageriale.
Lo slogan ‘cambiamo la Rai’, senza leve diventa una favola”, “pensare di cambiare un’azienda con 13.000 dipendenti e circa 2,7 miliardi di ricavi in tre anni è un’illusione. Per provare a farlo è fondamentale avere un mandato lungo. Già il servizio pubblico ha più tutele deI privato, aggiunga l’aggressività dei sindacati e un contesto politico paralizzante: se sposti due bottiglie sulla scrivania parte un’interrogazione parlamentare” e “in Rai ci sono tre ‘azionisti’: il Mef, la Commissione di vigilanza e il vincolo del servizio pubblico, che si sublima nel ruolo istituzionale. I vertici vengono giudicati su tre registri, è una corsa a ostacoli.
Gli altri Paesi europei proteggono il servizio pubblico dalla politica. E questo crea un paradosso perché la Rai, come risultati editoriali, è invidiata da molti. Ma la governance è allo scoperto, invece andrebbe protetta dalle ingerenze dei partiti”. “Una cosa è certa: la politica interviene ogni giorno su qualsiasi cosa”. (© 9Colonne )
