Il 4 luglio di Trump: per i fuochi d’artificio e contro l'”antipatriottico” Biden

Il 4 luglio di Trump: per i fuochi d’artificio e contro l'”antipatriottico” Biden

Musica, pioggia e fuochi d’artificio per il secondo MAGA rally di Donald Trump da quando ha lasciato la presidenza. In oltre 20 mila lo hanno aspettato per ore, sfidando il diluvio provocato da Elsa, il primo uragano della stagione atlantica e lo stato d’emergenza dichiarato dal governatore della Florida, Ron DeSantis, per 15 contee, compresa quella di Sarasota dove The Donald ha deciso di celebrare (giocando d’anticipo su Joe Biden) le Festa dell’Indipendenza.

“Il 4 luglio non sarà cancellato”, assicura l’ex presidente ma solo dopo aver invitato tutti a osservare un minuto di silenzio per le vittime del crollo di Miami. DeSantis, fedelissimo di Trump e papabile candidato alla Casa Bianca nel 2024, ha saltato il comizio per restare vicino alle famiglie e alle comunità colpite dal collasso del palazzo di 12 piani a Surfside. I morti accertati sono 24 e 121 persone risultano ancora disperse. 

“La nostra missione oggi è preservare l’eredità del 4 luglio 1776, difendere la nostra libertà dal movimento della sinistra radicale che cerca di cancellare questa data, di demolire la nostra eredità, di distruggere la nostra amata nazione”, dichiara The Donald, sfoggiando un inedito tono presidenziale (non fa battute e rinuncia al tradizionale balletto finale sulle note di YMCA).

Proprio come lo scorso anno al Monte Rushmore, in piena campagna elettorale, quando denunciò la ‘cancel culture’ e la ‘l’estrema sinistra fascista’ pronta ‘a cancellare la rivoluzione americana’, Trump si scaglia contro “la soppressione della libertà religiosa”, “la persecuzione dei dissidenti”, e accusa i liberal di voler rimpiazzare il Jefferson Memorial con la statua del reverendo Al Sharpton e di Joe Biden. “Non lasceremo che accada”, avverte.

Poi rilancia gli attacchi all’attuale amministrazione per le politiche sull’immigrazione, il clima, le infrastrutture, e accusa Biden di essersi fatto mettere all’angolo al G7 in Cornovaglia, soprattutto dall’Europa.

Nel suo intervento di 90 minuti (seguito su Newsmax da 6 milioni di telespettatori), Trump insiste nel dichiarare “corrotta” l’elezione presidenziale del 2020, che gli sarebbe stata rubata con il voto per posta, complice anche la pandemia. Senza poi citare esplicitamente l’incriminazione del direttore finanziario della Trump Organization, Allen Weisselberg, per reati fiscali, l’ex inquilino della Casa Bianca parla di “persecuzione politica”, di “abuso di potere”, proprio perché ha vinto le presidenziali, sostiene, e perché ha “combattuto la corruzione a Washington.

“Non vanno dietro ai criminali – rimarca – ma a chi non ha pagato le tasse sui benefit aziendali, è ‘character assassination’. Mi hanno preso di mira da quando sono sceso dalla scala mobile“, nel 2016, quando ha lanciato la corsa alla Casa Bianca.

La stoccata finale è per Biden che celebrerà il 4 luglio con una festa alla Casa Bianca e con un discorso serale, prima dei tradizionali fuochi d’artificio. Biden “è forse il presidente meno patriottico della storia americana” (perché non ha consentito quest’anno i fuochi al Monte Rushmore per precauzione contro il coronavirus), “abbiamo avuto i fuochi lo scorso anno ed è stato meraviglioso – ricorda Trump – loro hanno deciso di non ripeterli. È ridicolo, è così triste… vogliono cancellare gli eroi del Monte Rushmore“. La governatrice del South Dakota, Kristi Noem, (anche lei trumpiana di ferro) ha fatto causa al governo federale che le ha negato il permesso di organizzare lo spettacolo pirotecnico davanti alle facce scolpite nella roccia di George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt, Abraham Lincoln.

Per i fuochi del 4 luglio sono stati spesi in America nel 2020 1,9 miliardi di dollari contro 1 miliardo l’anno precedente, secondo l’American Pyrotechnics Association, una cifra record raggiunta probabilmente in seguito alla cancellazione degli spettacoli pubblici a causa del coronavirus. L’industria dei fuochi d’artificio avverte che quest’anno, proprio a causa della pandemia che ha impattato la catena delle forniture, c’è carenza di fuochi d’artificio, importati soprattutto dalla Cina, con il 30% in meno di disponibilità. Ma la penuria non fermerà la festa. I botti sono già cominciati. Buon 246esimo compleanno America!(Agi)

Redazione

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