Gli italici epuloni

Gli italici epuloni

La lettura di certi libri e anche qualche rara notizia alla televisione oggi più che mai riportano di enormi quantità di soldi che passano di mano vertiginosamente, non le poche decine di Euro all’usciere ministeriale ma borse e valigette piene che vanno nelle mani di politici o di alti burocrati e funzionari cioè nella mani di quelli che, già lautamente mantenuti dai cittadini, dovrebbero provvederne al bene comune.

La vicenda gloriosa di ‘Mani pulite’ svelò per la prima volta gli enormi interessi, già da anni, dietro soprattutto ai rapporti malavitosi tra imprese di ogni genere e partiti politici e uomini dello Stato all’ombra delle numerose logge massoniche e delle convivenze tra mafia e uomini dello Stato, specialmente giudici e procuratori, ancora più preciso: uomini politici, degli affari sporchi dei quali mai nessuno parlava, sia nella stampa sia nella televisione. A conclusione della parentesi giudiziaria, l’andazzo terribile ebbe una pausa ma poi riprese fino ad assurgere ai livelli di oggi in cui lo Stato cioè i cittadini, sono diventati la enorme mangiatoia incustodita in cui tutti attingono voracemente, appezzentendo la comunità, come il gigantesco debito pubblico denuncia.

Ormai non c’è operazione pubblica di una qualsiasi amministrazione statale che non soggiaccia, o che non si realizzi, all’insegna della corruzione, cioè della tangente e del bustone. Cifre enormi che scorrono, gran parte delle quali valica le Alpi e trova rifugio in banche estere o in investimenti immobiliari o azionari. La televisione trasmette canzonette e amenità e incontri parlatori in quantità, mai affronta e illumina su tali nefaste realtà: la stampa, mantenuta dai sussidi dello Stato dei cittadini, è anche essa muta e ignara di quanto avviene: insomma tutti collusi e coinvolti: complicità, tengo famiglia, paura per i privilegi goduti: le rare eccezioni, pur presenti, confermano la terribile situazione.…

Tutto si è aggravato: c’era qualche speranza, si diceva in molti, coi 5 stelle, ma come si è visto, tutti si sono rivelati loro nemici, dall’inizio, giornali e giornalisti, televisioni, i media, certe categorie professionali…tutti ostili: hanno tutti paura, timori fortissimi che si possano toccare i propri abusivi privilegi e sinecure, i propri intrallazzi: in effetti  i 5 stelle sono gli unici a lottare e a volere chiaramente certe iniziative ma radicali e non palliative, a vantaggio vero della comunità e della democrazia!

E dove vanno queste quantità enormi di soldi che da anni e anni escono dall’Italia sempre più indebitata? Ecco perché, come scriveva già Pasolini, la televisione e i suoi rimestatori a tutti i livelli sono i maggiori colpevoli, perché volutamente e scientemente tengono all’oscuro gli Italiani di certi fatti, rendendosi complici consapevoli di ladri e evasori.  

Si vada nel Canton Ticino, in Svizzera e chiedendo e guardandosi attorno  si scoprirà che quasi tutta la regione in verità è in gran parte in mano di Italiani, con le loro  ville o  appartamenti o palazzi: e quanti italiani grazie a stipendi e a pensioni da pascià vi si sono perfino ritirati e si godono la vita, spensierati e beati.

E’ difficile trovare un imprenditore lombardo, anche quello più piccolo, che non abbia il suo pied-à-terre a Lugano o paesi vicini. Naturalmente non si parli delle banche che, in questo Cantone, ancora oggi gestiscono in massima parte solo soldi di italiani. Il bello viene se si va in certe cittadine famose quali Gstaad, St.Moritz, Davos, Crans-Montana: se si entra nei ristoranti o nei caffè in certi periodi dell’anno, si parla solo italiano! E che ville in giro! Infatti qui il livello è del top del capitalismo o della professione. La stessa visione italianizzata si nota sulle rive del lago di Ginevra.  

Se poi si va in Francia in Costa Azzurra già a partire da Montecarlo e Mentone e andando giù a Nizza, Antibes… le molte se non la prevalenza delle ville, solo nomi italiani. E così in Provenza… Il bello ci attende a Parigi dove, si dice, da anni la percentuale più alta di compravendita di appartamenti avviene al nome di italiani e questa volta non  tanto Lombardi o Piemontesi ma di tutta l’Italia, specie centro-sud.

Mai senti i rappresentanti locali della Televisione italiana informare su queste realtà: mai! Solo sui gilets gialli. E se lasci Parigi, città sempre affascinante e ammaliatrice e superi la Manica, a Londra hai anche qui una ricca rappresentanza di italici epuloni che da anni  comprano appartamenti soprattutto e palazzi. E qui ci arrestiamo senza andare oltre, nei Caraibi e nei Tropici o a New York o all’Est perché ci si spaventerebbe nel costatare che tanti soldi escano di soppiatto dall’Italia, soldi al nero, frutto di evasione e di latrocini: a noi restano   ponti e viadotti e piloni e gallerie da manutenere e gestire  e una cementificazione orribile che ha sfigurato per sempre il Paese.   

 Michele Santulli

Redazione

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