Federico nel mondo:dalla Slovacchia a Kiev

Federico nel mondo:dalla Slovacchia a Kiev

di Daniela Piesco

Nel 2020 si e’ celebrato il centenario dalla nascita di Federico Fellini. Uno dei registi più iconici del cinema italiano.

Un regista visionario che ha saputo usare il mezzo cinematografico per raccontare storie e creare personaggi che oggi sono attuali più che mai.

Federico Fellini è un artista immortale

Federico Fellini è nato il 20 gennaio del 1920 a Rimini. Ed è morto a Roma il 31 ottobre 1993.

Regista, sceneggiatore, fumettista, scrittore italiano, è considerato uno dei massimi esponenti del cinema italiano.

In 40 anni ci ha regalato veri e propri capolavori. Perle di cinema che ancora oggi sanno emozionarci e lasciarci sensazioni intense.

Visione dopo visione.

Il primo film è Lo sceicco bianco del 1952. L’ultimo La voce della luna nel 1990. Nel mezzo decine di film (come La strada, Le notti di Cabiria, 8½ e Amarcord, vincitori del premio Oscar per il miglior film straniero) ricchi di personaggi passati alla storia e descritti abilmente dal regista che ha spesso sfruttato il linguaggio onirico e malinconico per rappresentare un mondo altro tra sogno e realtà, tra immaginario e concreto.

Quanto sono attuali oggi quelle tematiche e quelle rappresentazioni?

Sono molto più che attuali. La grandezza di Fellini sta nel fatto di essere un classico, ma anche completamente transmoderno. Questo lo ha reso immortale.

Ogni artista è figlio del suo tempo, ma per alcuni di questi è una definizione che non vale.

Fellini è figlio del suo tempo, ma il suo tempo diventa in qualche modo dilatato.

In tutte le sue pellicole quello che ci racconta è di assoluta modernità.

Questo anche perché i suoi personaggi sono iconici.

Non è solo il fatto di immedesimarsi in quei personaggi, ma anche che le storie che quei personaggi raccontano sono talmente enormi, talmente fuori dal tempo e dallo spazio, che finiamo per immedesimarci nella storia stessa.

Se si pensa ad Amarcord, a E la nave va ..

In fondo Fellini racconta sempre il viaggio, il sogno, il gioco, il circo. La sua dimensione è quella atemporale dell’immortalità.

Federico Fellini ci ha mostrato come, viaggiando a ritroso nel tempo, si possono trovare magici suggerimenti per comprendere il presente.

La sua eredità è ancora dinamica e viva nel linguaggio artistico e creativo contemporaneo.

“Nulla si sa, tutto si immagina“.

Se l’Italia è diventata per tutto il mondo il paese della Dolce Vita lo si deve al suo sguardo unico e inconfondibile.

Pochissimi artisti sono riusciti a rappresentare l’intera storia del nostro Paese come ha fatto Federico Fellini.

Un artista che attraverso il cinema è riuscito a inventare un mondo intero, creando un immaginario capace non solo di raccontare la propria generazione – quella di chi ha vissuto le più importanti tappe del Novecento – ma anche di entrare in contatto con quelle successive.

“Tutto si immagina” non è solo una celebre espressione del regista riminese, genio immortale, ma la chiave di volta per fotografarne l’eredità artistica e creativa attuale e senza tempo.

Il Centenario. Fellini nel mondo a Kiev

Arriva anche a Kiev la più importante mostra internazionale su Federico Fellini, concepita per il centenario della nascita del grande Maestro, e patrocinata dal comitato felliniano del Ministero della Cultura.

Si vuol in tal modo celebrare anche il 50esimo anniversario del Festival Internazionale del Cinema di Kiev “Molodist”, dove verrà presentato il cortometraggio d’animazione “La Fellinette”, diretto da Francesca Fabbri Fellini.

Questa iniziativa è frutto della collaborazione fra il Museo del Cinema di Kiev, l’Ambasciata d’Italia guidata dall’Ambasciatore Pier Francesco Zazo, l’Istituto Italiano di Cultura diretto da Edoardo Crisafulli, e il Festival Internazionale del Cinema di Kiev “Molodist”.

L’inaugurazione, riservata alle autorità e agli esponenti del mondo culturale ucraino, avverrà il 4 giugno in presenza dell’unica erede diretta del Maestro, sua nipote Francesca Fabbri Fellini.

Dal giorno seguente, 5 giugno, la mostra sarà aperta al pubblico.

La mostra itinerante “Il Centenario. Fellini nel mondo”, curata da Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia, ha portato il mondo visionario del grande regista in varie sedi internazionali da marzo 2020 a giugno 2021:

Toronto International Film Festival; Museo Nazionale delle Arti Decorative di Buenos Aires; Museo del Cinema di Mosca; Edificio Banco do Brasil a San Paolo; Palazzo Sheremetev di San Pietroburgo; COD – Centro Culturale Albanese di Tirana; Cineteca Nazionale Slovena di Lubiana; Museo del Teatro, della Musica e del Cinema della Lituania; Museo del Cinema di Postdam a Berlino.

La mostra “Il Centenario. Fellini nel mondo” disporrà di un piano interno del Museo del Cinema di Kiev (900 metri quadrati), in quanto è una versione arricchita e ampliata (c’è anche la sala proiezioni o angolo felliniano);

Una tappa speciale, quella ucraina, a conclusione del percorso internazionale della mostra.

La mostra rimarrà aperta al pubblico, al Museo del Cinema del Centro Nazionale di Oleksandr Dovzhenko, fino al 25 luglio.

Dolce Vitaj: al via in Slovacchia la 14° edizione delle eccellenze culturali italiane

Con una mostra dedicata al pittore Corrado Cagli ha preso il via a fine maggio l’atteso Festival “Dolce Vitaj”, la più importante rassegna culturale promossa dal Sistema Italia in Slovacchia.

Il festival italiano in Slovacchia che dal 2007, presenta ogni anno, a giugno, le nostre eccellenze culturali, il Made in Italy e lo stile di vita italiano.

L’iniziativa, giunta quest’anno alla quattordicesima edizione, è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Bratislava assieme all’Ambasciata d’Italia e con la collaborazione della Camera di Commercio Italo-slovacca.

La manifestazione, prevede un nutrito programma di eventi che spaziano dalle arti visive al design, dal cinema alla letteratura.

Speciale attenzione verrà dedicata a Dante Alighieri, in linea con le iniziative della Farnesina per celebrare il settimo centenario della scomparsa del Sommo Poeta.

Il nome della rassegna, “Dolce Vitaj”, vuole essere una suggestiva evocazione del titolo del noto film di Fellini, con un richiamo alla parola “vitaj” che in slovacco significa “benvenuto”.

L’iniziativa gode del patrocinio del Sindaco della Città di Bratislava, Matúš Vallo. Partner del Festival sono VUB Banka, Generali e Brovedani.

Maggiori informazioni sulle pagine www.dolcevitaj.eu e www.iicbratislava.esteri.it.

Daniela Piesco Vice Direttore Radici

Www.progetto-radici.it

Redazione

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