Maria Montessori tra Romeyne Ranieri di Sorbello e Alice Franchetti

Maria Montessori tra  Romeyne Ranieri di Sorbello  e Alice Franchetti

Dall’imprenditoria femminile modernista alla creazione del Metodo

Di CLAUDIA PAZZINI

In Umbria, all’inizio del Novecento, una serie straordinaria di pratiche sociali e didattiche d’avanguardia si concentrò in un triangolo trala villa Montesca dei baroni Granchetti a Cittàdi Castello, Palazzo Sorbello a Perugia e la villadel Pischiello sul Trasimeno dei marchesi Ranieridi Sorbello. A guidarle due amiche di origini newyorchesi: la baronessa Alice Franchettie la marchesa Romeyne Ranieri di Sorbello. Due amiche di origini newyorchesi accomunate dalla frequentazione dei circoli intellettuali e femministi romani di primo Novecento e da ideali di rinnovamento sociale. Di qui passò Maria Montessori, aprendo le prime due scuole umbre: quella ben nota alla Montesca – dove scrisse il suo Metodo – e l’altra, contemporanea ma finora mai indagata, voluta dalla marchesa Ranieri di Sorbello nella Villa del Pischiello. Questo straordinario intreccio virtuoso di operosità sociale è trattato con grande ricchezza di documenti e testimonianze in questo libro

(pagine 230, prezzo 15 euro)

Fefè editore

CLAUDIA PAZZINI Storica dell’arte e curatrice museale, vive a Roma.Dal 2003 è curatrice delle collezioni d’arte e responsabiledella musealizzazione di Palazzo Sorbelloa Perugia. Ha organizzato diverse mostre acarattere storico artistico, collaborato col Dipartimentodi Arti Grafiche del Louvre e pubblicatonumerosi saggi sul collezionismo d’arte romano edumbro. Negli ultimi dieci anni si è specializzata nelledidattica museale, nell’editoria per l’infanzia e nellastoria dell’educazione.

Redazione

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