FEES: riuscito il lancio del più piccolo satellite Made in Italy

FEES: riuscito il lancio del più piccolo satellite Made in Italy

GP Advanced Projects, PMI italiana innovativa focalizzata su attività di R&S nel settore spaziale, in particolare su nanosatelliti e cubesats, ha annunciato in queste ore la riuscita del lancio di FEES (Flexible Experimental Embedded Satellite), il più piccolo satellite made in Italy mai lanciato nello spazio.
Con una dimensione di soli 10 x 10 x 3 centimetri e 300 grammi di peso, FEES era il più piccolo tra i satelliti trasportati dal lanciatore Soyuz 2.1a Fregat. Il lanciatore trasportava un carico eccezionale composta da 38 satelliti provenienti da 18 Paesi diversi da tutto il mondo. Solo 95 minuti dopo il rilascio, il satellite italiano ha cominciato a comunicare con la stazione di terra. Si è così avviata la campagna di sperimentazione delle soluzioni progettuali implementate su FEES.
Oggi, a pieno titolo, l’azienda di Brescia rientra così nel ristretto club dei satelliti operativi più miniaturizzati al mondo. Nonostante le ridottissime dimensioni, FEES contiene in 1/3 del volume le stesse funzionalità di un CubeSat.
Questa “compressione” ha richiesto l’adozione di tecnologie innovative, tutte “Made in Italy”, realizzate con propri investimenti da GP Advanced Projects, che ha potuto contare su un team internazionale di ingegneri coordinati dal Guido Parissenti, l’ideatore del progetto e fondatore dell’azienda.
Secondo l’Ing. Guido Parissenti “GP Advanced Projects sta facendo uno sforzo enorme per validare la sua tecnologia nello spazio dopo aver ottenuto la qualifica a terra” continua il giovane ingegnere bresciano, fondatore e CEO di GP Advanced Projects “Il lancio di FEES è un passo importante di un percorso veramente ambizioso che ci porterà a lanciare in orbita più di 50 satelliti entro il 2025, garantendo accessibilità ai dati IoT in ogni punto del globo e permettendo la creazione nuovi servizi ed applicazioni. Le ridotte dimensioni dei satelliti e il continuo aggiornamento della tecnologia sviluppata ci consentono di fornire un servizio economico e sostenibile, anche a fronte del recente problema della proliferazione dei debris ossia dei rifiuti spaziali nell’orbita terrestre”.
Quanto avvenuto, che può essere definito un Beta testing per satelliti, dimostra la validità del progetto portato avanti da GP Advanced Projects e accelera i piani di sviluppo che prevedono, entro due mesi, un nuovo lancio per testare le funzionalità di telecomunicazione IOT del satellite.
FEES è il primo importante tassello per l’ingresso dell’azienda italiana nel settore delle telecomunicazioni IoT via satellite. L’obiettivo di GP Advanced Projects è la realizzazione di una vera e propria costellazione di satelliti in miniatura (pico-satelliti) denominata PiCo-IoT (Picosatellite Constellation for Internet of Things) la cui messa in orbita è prevista entro fine 2022. Nella sua configurazione iniziale questa costellazione verrà dispiegata con tempi e costi ridotti, in un unico lancio, a differenza di tante altre iniziative in corso che richiedono generalmente l’uso di più lanci per arrivare ad una copertura sufficiente del servizio.
Questo mercato è oggi in fase di rapidissima espansione e si prevede che almeno 30 milioni di sensori IoT utilizzeranno comunicazione via satellite entro il 2025. (aise) 

Redazione

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