Al via progetto Erasmus “a casa”: l’ITI Lucarelli racconta

Al via progetto Erasmus “a casa”: l’ITI Lucarelli racconta
Al via progetto Erasmus “a casa”: l’ITI Lucarelli racconta

Inizio della settimana Erasmus che ha visto docenti e studenti dell’ITI Lucarelli di Benevento come protagonisti, insieme agli altri ospiti del progetto.

Ieri ha avuto inizio la settimana dedicata al progetto ERASMUS “Teaching English through stories” (19-23 Aprile 2021) che ha visto coinvolti 5 partner europei: Polonia, Bulgaria, Italia, Romania e Turchia.
A rappresentare l’Italia, coordinatrice generale, è un istituto tecnico sannita, l’ITI Lucarelli, dove 7 ragazzi delle classi 5IA, 5ETA e 5MMA (Bruno Calvanese, Pietro Cairella, Enza Cappabianca, Loris De Filippo, Martina Leva, Tommaso Pannella, Lucrezia Rossetti) hanno deciso di proseguire il percorso iniziato nel 2017.

Progetto Erasmus

Il progetto Erasmus è il più noto e longevo dei programmi finanziati dall’Unione Europea nell’ambito della mobilità giovanile all’estero, e rientra nell’ombrello più ampio denominato Erasmus+.
L’obiettivo di questa interessante iniziativa è quello di far riscoprire agli studenti il piacere della lettura tramite la metodologia dello storytelling, ossia costruire un’unica storia che racchiuda in sé le conoscenze di ciascun partecipante, sotto il profilo linguistico e culturale.
Lo sviluppo della skill “speaking” é tematica centrale di questa specifica mobilità, dopo aver lavorato su reading, writing e listening.

L’impegno dell’ITI Lucarelli negli anni

E’ da anni che l’ITI Lucarelli vi partecipa attivamente, infatti la dirigente, la Dott.ssa Maria Gabriella Fedele, promuove e sostiene insieme a docenti e studenti il progetto e tutti le sono riconoscenti.
L’accoglienza presso l’istituto è avvenuta a marzo 2018, mentre a maggio 2020 non è stato possibile concludere il progetto a Sepolno Krajenskie (Polonia).
Nonostante la pandemia, stiamo riuscendo a portare avanti e a chiudere il progetto con l’ultima mobilità in Polonia. Ci dà grandi soddisfazioni perché ancora una volta abbiamo dimostrato capacità di adattamento nell’utilizzare le tecnologie per raggiungere i nostri obiettivi.
Il lavoro è diverso, e anche enorme, ma questo non significa che non ci siano interazione, scambi e collaborazione tra ragazzi e docenti.
Come sempre, è un’esperienza meravigliosa e che accresce la speranza di ritrovarsi un giorno quando tutto questo sarà finito.
Questa la voce delle coordinatrici, Antonella Balena e Rita Calandro, docenti di inglese presso l’ITI Lucarelli.
Si sta percorrendo l’ultimo step che è stato programmato in questa settimana e che chiuderà effettivamente il progetto e, per la prima volta, alunni e docenti dei paesi coinvolti sono stati costretti a vivere questa esperienza a distanza, a causa della situazione di emergenza in essere.

L’Erasmus visto dagli studenti

“L’Erasmus è un’esperienza che va vissuta. Non abbiamo avuto la possibilità di visitare Sepolno Krajenskie, di poter camminare tra le sue strade e di immergerci completamente nella sua cultura, ma l’inizio di questo Erasmus a distanza ci fa ben sperare. Il nostro pensiero comune è stato quello di continuare sempre con il sorriso e di adattarsi, perché viviamo in un mondo di continui cambiamenti, e iniziative come questa ci fanno sentire meno soli.”

Le uniche frontiere che non sono chiuse e colorate come le nostre zone, sono le menti e le prospettive di questi ragazzi, che nonostante le sfide che si presentano tutti i giorni, riescono a guardare oltre e ad avere confronto, raccontando una storia che rivoluzionerà quella dell’Erasmus.

Enza Cappabianca

Redazione

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