Il DIE. Dipartimento Italiani all’Estero
On. Dott. Draghi,
Le innovazioni correlate alle questioni d’interesse della nostra Comunità nel mondo con gli “Organismi elettivi politici italiani” sarebbero da puntualizzare. Intanto, ci sarebbe da riconsiderare il ruolo della nostra rappresentatività politica all’estero, evidenziando alcune specifiche funzioni che oggi non sono neppure ipotizzate. Per tale motivo, Le prospettiamo il varo di un Dipartimento per gli Italiani all’Estero (DIE) che dovrebbe far capo alla Sua Presidenza tramite un rappresentante nominato tra i Connazionali ”altrove”.
Con una struttura, però, “indipendente” dal quadro politico nazionale. Il ruolo del DIE dovrebbe essere operativo con la nomina di un Comitato di Presidenza, affiancato da una Segreteria. Il DIE dovrebbe supportare un ruolo consultivo obbligatorio su tutti i provvedimenti discussi in Parlamento e d’interesse per la nostra Comunità oltre frontiera. Proprio per evitare “interferenze” politiche trasversali, l’Ufficio risponderebbe, unicamente, a un Comitato di Presidenza. Il tutto tramite una legge quadro in merito.
Queste, a grandi linee, è il progetto che, se condiviso, potrebbe essere il presupposto per una sua presentazione ufficiale. Il DIE sarebbe un’innovazione socio/politico sostanziale per i milioni d’italiani nel mondo che, da anni, chiedono una riforma della loro rappresentatività politica in Patria.
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