Äitiyspakkaus, la baby box

Äitiyspakkaus, la baby box

Di Sabrina Galasso

Oggi vi parlo di Äitiyspakkaus
In questi giorni é stata lanciata la nuova baby box (edizione 2021), ne avevo giá sentito parlare e l´iniziativa mi ha incuriosito.
Si tratta letteralmente di una scatola contenente articoli per il neonato e che, su richiesta, é recapitata ad ogni mamma in dolce attesa.


La baby box é parte di un pacchetto di indennitá di maternitá e dal 1949 tale regime fa capo al Kela, Istituto di previdenza sociale finlandese. Ma la storia delle misure a sostegno della maternitá inizia ancora prima, nel 1937 con l’emanazione della legge sulle indennitá, allora destinate solo alle madri con basso reddito.


Un basso tasso di natalitá e l´elevata mortalitá infantile spinsero il governo finlandese a progettare misure in grado di arginare tale situazione e l´importo versato contribuí ad un maggiore accesso ai servizi sanitari.
All´epoca circa due terzi delle neo mamme benefició dell´aiuto (che era pari a poco piú di un terzo della retribuzione mensile media di un lavoratore industriale), dal 1949 é esteso a tutti.


A distanza di tanti anni la baby box é di grande attualitá ed é scelta dalla maggior parte delle mamme (sicuramente per il primo figlio) ed é percepita come un dono, é attesa, é voluta.


Due i requisiti per accedere all’Äitiysavustus (assegno di maternitá): essere alla fine del quarto mese di gravidanza e aver effettuato un controllo prenatale.

Per coloro che optano per un importo finanziario, invece della box ricevono una somma di denaro esentasse.
Ho fatto una piccola indagine tra le mamme della comunitá italiana ad Helsinki e mi é stato detto che la box é sicuramente piú vantaggiosa, i capi inclusi sono ottimi e per alcune di loro, che hanno scelto per la seconda o terza gravidanza l´equivalente in denaro, di gran lunga piú efficace. Ogni anno Kela assegna circa 60.000 assegni di maternitá e 40.000 sono veicolati nella forma del pacchetto maternitá.


La scatola stessa assume una duplice funzione, non solo contenitore ma con il materassino all´interno diventa un letto per i neonati. Finlandesi e non l´hanno utilizzata a tale scopo e, onestamente, non avrei pensato a questo uso. Ancora una volta resto stupita dalla praticitá di questo popolo, dall´andare oltre l´apparenza, dallo spirito di adattamento.


Alla box si assegna il merito di aver contribuito al raggiungimento di uno dei livelli piú bassi di mortalitá infantile e materna al mondo.
Quando il programma fu lanciato (1937) 1 ogni 10 neonati moriva nel primo anno di vita; la box divenne uno strumento di informazione sulla necessitá di abbandonare abitudini non salutari e accogliere il suggerimento di farsi controllare dal medico. Inoltre, era offerta come un posto sicuro dove mettere a dormire i neonati, in luogo del letto dei genitori.


Un ulteriore aspetto che mi ha colpito é la cura con cui si progetta il contenuto della box e l´aspetto decorativo. La graphic designer Ilona Partanen, che ha scelto i colori e il disegno per l´edzione 2021, ha trovato ispirazione nell´estate, nei ricordi della sua fanciullezza e nell´allegria; il suo disegno attinge alla natura e al mondo animale, una presenza forte e rintracciabile nella vita dei finlandesi. Nel corso degli anni le scatole sono cambiate sia esteticamente che nel contenuto, adattandosi ai tempi.

Rispondendo alle richieste dei futuri genitori, i colori prescelti per gli indumenti sono oggi in tonalitá neutre, facilmente abbinabili tra loro; particolare attenzione é stata fatta nell´ultimo decennio alla sostenibilitá, alla salvaguardia dell’ambiente e che ha determinato la decisione di alleggerire la scatola (6 elementi in meno) per un minore impatto ambientale e l´inserimento di un bavaglino in silicone in aggiunta a quello tradizionale, novitá di quest´anno.


Una iniziativa che, per me, assume un significato che trascende il valore degli oggetti donati, la Finlandia mette in pratica un concetto essenziale: la box é offerta a tutti senza distinzione di alcun genere, nemmeno di reddito. Tutti ne hanno diritto e tutti l´ottengono.
É riconoscere che “ogni bimbo é uguale e merita lo stesso inizio di vita”, afferma Olga Tarasalainen – operatrice presso Kela – qualche anno fa in un intervento per una rivista inglese. È anche un mezzo attraverso il quale far sentire meno soli i genitori in quel delicato momento della creazione di una famiglia, offrendo loro un punto di partenza. Aprire la baby box é come aprire la porta su un mondo nuovo, che non si conosce; é toccare con mano quello che sará.


Probabilmente é l´elemento emozionale che la rende cosí famosa, é sentirsi proiettati verso una dimensione affascinante ma al contempo misteriosa; aprire la scatola come si aprirebbe un enorme regalo, con lo stupore e la gioia che commuovono.
“Entrambi i miei figli hanno dormito nella scatola e ricordo un gioco con cui entrambi si sono divertiti tanto; la scatola rappresenta momenti intensi, unici, tanti ricordi bellissimi. Guardo la foto della scatola ricevuta tanti anni fa e ricordo quando é stato usato ciascuno dei vestitini”, cosí mi racconta L.M emozionata.

“La vita è una fiamma che via via si consuma, ma che riprende fuoco ogni volta che nasce un bambino”. (George Bernard Shaw)

Sabrina Galasso

Correspondent Projet Radici Helsinki Finlandia

Redazione

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