Millesimè Bio 2021 :il vino Col di Corte marchigiano premiato con la medaglia d’oro

Millesimè Bio 2021 :il vino Col di Corte marchigiano premiato con la medaglia d’oro

ANCONA  Su quasi 1700 vini provenienti da dodici diversi paesi, sono otto i vini italiani premiati quest’anno con una medaglia d’oro al Challenge del Millésimé Bio 2021, concorso internazionale di vini biologici dell’omonima Fiera che si tiene solitamente a Montpellier e che quest’anno si è svolta e si svolgerà ancora, nella sua seconda sessione (la prima a fine gennaio), in modalità digitale, il prossimo 18 e 19 marzo.
Unico Verdicchio marchigiano della zona dei Castelli di Jesi premiato con la medaglia d’oro è il “Vigneto di Tobia 2018” di Col di Corte, Montecarotto (AN). La cantina, nata nel 2011, è da anni impegnata nella produzione di vini biologici e biodinamici.
“In un momento così difficile per chi lavora con il settore HORECA, fa certamente piacere – dice Giacomo Claudio Rossi Presidente di Col di Corte – ricevere un riconoscimento, ancora di più se l’apprezzamento proviene dai francesi nei confronti dei quali, pur non avendone motivo, soffriamo di una sorta di complesso di inferiorità latente!”.
Le Marche sempre di più si dimostrano tra le più apprezzate regioni italiane per la produzione di vini di qualità, ed il Verdicchio in particolare nelle due aree di produzione storica, quella dei Castelli di Jesi e quella di Matelica, si conferma come uno dei più interessanti vitigni italiani.
“Produciamo vino con l’intenzione di offrire un alimento e non un prodotto che sia sano piacevole e di buona bevibilità. In un mondo in cui il modello industriale ha mostrato i suoi limiti, crediamo che sia l’artigianalità l’arma vincente.”
L’azienda ha dodici ettari di proprietà di cui circa 7 di Verdicchio, 3 di Montepulciano, 1 di Sangiovese e 1 di Cabernet Sauvignon.
“Abbiamo terminato la conversione al biologico a febbraio 2015 (siamo certificati da CCPB) e come era nelle nostre intenzioni ci siamo da subito spinti oltre il biologico. Abbiamo cominciato nel 2016 a fare trattamenti biodinamici dopo aver seguito un corso con Nicolas Joly (http://coulee-de-serrant.com/) e Stefano Bellotti (www.cascinadegliultivi.it) e da Gennaio 2018 siamo membri del consorzio Renaissance des Appellation e abbiamo cominciato la certificazione Biodinamica con Demeter. Dopo alcune prove di fermentazioni spontanee cominciate nel 2014 a giungo del 2015 abbiamo imbottigliato il nostro primo Verdicchio fermentato con lieviti spontanei, Il Vigneto di Tobia Verdicchio Classico Superiore 2015 (a cui tra l’altro dopo solo un mese dall’imbottigliamento la guida Vinibuoni d’Italia ha riconosciuto una stella d’oro ed è stato inserito nella pubblicazione “Vini da Scoprire” di Castagno, Gravina e Rizzari edito da Giunti). Dall’annata 2016 tutti i vini sono fermentati con i lieviti spontanei – afferma il Presidente di Col di Corte – Ci piace il confronto con la natura non con i ritrovati della tecnologia agronomica ed enologica. Per questo abbiamo messo sulle etichette dei nostri vini i simboli delle stagioni, che a seconda del loro andamento precedente la vendemmia, cambiano ogni anno. Questi simboli sono il nostro segno distintivo”.
Obiettivo della cantina è non abbandonare la riconoscibilità del vino senza, allo stesso tempo, neanche farsi guidare dal vino/prodotto/status symbol, visto che viene considerato come vero valore solo il risultato del confronto tra uomo e natura e non tra uomo e ritrovato tecnologico. Col di Corte esporta già in Uk, Belgio, USA (NY, MA), Giappone, Canada, Germania, oltre ad una piccola realtà di import in Cina.
Nel 2017 il “Vigneto di Tobia 2015”, è stato premiato con la Medaglia di bronzo sempre al Millésimé Bio di Marsiglia.

Redazione

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