I siciliani in Nord America commentano le vittime del linciaggio di New Orleans

I siciliani in Nord America commentano le vittime del linciaggio di New Orleans

DALLAS “A distanza di 130 anni, vogliamo ricordare uno dei momenti più tragici della storia dell’emigrazione italiana nel mondo: il linciaggio di 11 siciliani a New Orleans”. Così Vincenzo Arcobelli, rappresentante della Confederazione Siciliani Nord America, oltre che presidente del Ctim e consigliere del Cgie, ricorda i drammatici fatti del 14 marzo 1891, una “triste storia, che ha lasciato un segno indelebile nella comunità siciliana ed Italo americana di New Orleans e degli Stati Uniti d’America” per il quale “le scuse pubbliche sono arrivate dopo 128 anni”.
Come scritto da Patrizia Famà Stahle in “The Italian Emigration of Modern Times: Relations between Italy and the United States concerning Emigration Policy, Diplomacy and Anti-Immigrant Sentiment, 1870-1927” (Cambridge Scholars Publishing – 2016), tutto iniziò con l’omicidio del capo della polizia di New Orleans, David Hennessy, cui venne tesa un’imboscata il 15 ottobre 1890 da quattro uomini vicino a casa sua. Hennessy morì e la colpa fu data agli italiani. In quegli anni circa 30.000 italiani vivevano a New Orleans e centinaia furono arrestati durante le indagini che seguirono. Diciannove furono incriminati e nove processati in un processo concluso con sei assoluzioni e giurati incapaci di concordare in tre casi.
Il processo fu rapidissimo: iniziò a metà febbraio 1891 e finì il 13 marzo 1891. Il verdetto di non colpevolezza nei confronti di 8 degli 11 italiani non venne accolto favorevolmente. Per una città che era stata indotta a credere che questi uomini fossero davvero colpevoli, fu uno shock tremendo. Il giorno dopo, fu pubblicato su un quotidiano locale un invito ad agire. Una folla di migliaia di persone il 14 marzo 1891 prese d’assalto il carcere. I carcerieri aprirono le porte delle celle invitando gli uomini a scappare, ma nove di loro furono inseguiti e fucilati.
Altri due furono impiccati. Degli 11 morti, tre erano stati assolti, la giuria era incerta riguardo ad altri tre, gli altri cinque erano stati incriminati ma non processati, come sintetizzato da Charles Marsala, in un documentario sull’immigrazione siciliana a New Orleans. Sempre secondo Marsala altri otto riuscirono a nascondersi e a fuggire. 

Redazione

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