Draghi resuscita il ministero del turismo

Draghi resuscita il ministero del turismo


“Visto dalla Germania, c’è un buon segnale trascurato tra Covid e Mes: Mario Draghi resuscita il ministero per il Turismo, abolito per referendum nel 1993. Non ho mai capito il perché, colpa mia, già in quell’anno vivevo a Berlino. Il turismo è uno dei fattori più importanti per il Pil, con una percentuale del 13 per cento. E i turisti tedeschi sono sempre al primo posto. Secondo i dati comunicati dall’Enit, nel 2019 hanno fatto registrare 59milioni di pernottamenti, un aumento minimo dello 0,1 rispetto all’anno precedente, ma il 22,8 in più rispetto al 2010”. Lo scrive Roberto Giardina su Il Deutsch-Italia, giornale online diretto non solo ai lettori italiani ma anche ai tedeschi, non limitato alle informazioni dalla capitale, ma con articoli e interviste dalle altre città tedesche, da Monaco a Amburgo, da Francoforte, capitale finanziaria del continente, a Stoccarda e Colonia. “I tedeschi amano la cultura e l’arte, nonostante “Very bello”, e sono quelli che spendono di più, 7,6miliardi nel 2019, con un incremento del 7,4 sull’anno precedente, il 17,2 per cento del totale internazionale. Ed è impossibile valutare l’indotto – si legge nell’articolo -. Le vacanze in Italia sono sempre unite allo shopping. I miei amici berlinesi sono orgogliosi di aver scoperto un nuovo rosso piemontese o toscano, comprano olio e aceto balsamico, e i maglioni e le scarpe direttamente in fabbrica. Ma il risorto ministero per il Turismo avrà i fondi per intervenire in modo concreto?”.

(NoveColonneATG)

Redazione

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