Intervista con Lubica Mikusova direttrice dell’istituto slovacco a Roma

Intervista con Lubica Mikusova direttrice dell’istituto slovacco a Roma

Di Marina Hostacna

BRATISLAVA– “Nel mondo ci sono otto Istituti slovacchi, che fanno parte integrante della promozione dell’arte e della cultura slovacca all’estero. Sono situati nelle città di Berlino, Budapest, Mosca, Parigi, Praga, Roma, Varsavia e Vienna. Con l’arrivo del 2021, cari lettori, sono molto lieta di presentarvi il lavoro dell’Istituto Slovacco in Italia, con un’intervista alla sua direttrice, L’ubica Mikušová”. Ad intervistare Mikušová è stata Marina Hostačna per “Buongiorno Slovacchia”, quotidiano online diretto a Bratislava da Pierluigi Solieri.


“D. Dottoressa Mikušová, è appena iniziato il suo terzo anno nel ruolo di direttrice dell’Istituto slovacco a Roma. Ci spieghi per cortesia la missione e lo scopo dell’istituto in modo più dettagliato.


R. L’Istituto Slovacco opera a Roma dal gennaio 2000. Da allora porta ogni anno una ricca gamma di eventi culturali e artistici di vario genere, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Slovacca in Italia. Il nostro scopo è presentare al pubblico italiano la migliore e più alta qualità [culturale] della Slovacchia. La missione dell’Istituto Slovacco a Roma è presentare in Italia, Malta e San Marino, la cultura e l’arte originali della Slovacchia, promuovere i settori dell’educazione, della scienza e del turismo slovacchi, incluse naturalmente le presentazioni delle città e delle regioni slovacche. Una parte importante del nostro lavoro è la cooperazione con i connazionali in Italia. Siamo un paese giovane, vitale, con tante persone capaci e talentuose, i cui risultati noi cerchiamo di presentare al pubblico italiano.


D. Assumendo la carica di direttore dell’Istituto Slovacco a Roma il 1° gennaio 2019, Lei ha iniziato a coordinare un anno ricco di eventi variegati organizzati dall’Istituto oltre che in collaborazione con varie istituzioni italiane e slovacche. Erano incluse anche presenze della Slovacchia a festival e concorsi, come ad esempio il Festival Jazz a Fara in Sabina (in Lazio), il festival letterario sardo “L’Isola delle Storie”, e un evento sportivo in occasione della Giornata mondiale di sensibilizzazione sull’autismo “Run per l’Autismo”. L’apertura del 2020 è iniziata con la mostra “Paints of my City” dell’artista visivo slovacco Peter Hargaš. Successivamente, è seguita la mostra “Frammenti di conoscenza” dell’artista slovacca Danica Ondrej (ne abbiamo scritto qui), ma purtroppo, subito dopo, è entrata con prepotenza nelle nostre vite la pandemia di coronavirus. In che modo avete affrontato questa nuova situazione lavorativa? Siete riusciti a raggiungere i vostri obiettivi?


R. Sì, dal marzo 2020 la nostra vita lavorativa, ma non solo, si è capovolta. A febbraio siamo riusciti ad organizzare una serata in occasione delle celebrazioni del 70 ° anniversario della dichiarazione delle prime riserve monumentali in Slovacchia con un focus sulla città di Bardejov. Dopo questa, abbiamo organizzato la mostra “SLAVICA” dell’artista slovacca Barbara Prešinská, che purtroppo è diventata per molto tempo l’ultimo contatto diretto con gli spettatori. Oltre a molti altri progetti, abbiamo anche dovuto annullare il concerto dell’Orchestra da Camera dello Stato della città di Žilina, con i suoi 96 membri, che si doveva esibire in occasione delle celebrazioni del 140° anniversario della nascita di Milan Rastislav Štefánik, nel mese di aprile 2020.
Lentamente, ma inesorabilmente, abbiamo dovuto imparare a lavorare nello spazio online, il che ha richiesto uno sforzo considerevole per ciascuno di noi, per pensare al nuovo contenuto della presentazione della cultura e dell’arte slovacca ed allo stesso tempo imparare a lavorare con le nuove forme e tecnologie… cioè, in un nuovo ambiente. In sostanza, abbiamo lavorato in uno spazio virtuale per tutta l’estate. Nemmeno l’allentamento leggero delle misure autunnali ci ha permesso di sviluppare pienamente le nostre attività e a fine anno siamo stati costretti a tornare nel mondo online.
A fine 2020, per la prima volta nella storia dell’istituto, abbiamo pubblicato un opuscolo sulle sue attività e iniziative in Italia. La brochure ha portato informazioni sul nostro paese, che dal 2016 viene presentato sotto il marchio espresso dallo slogan Good Idea Slovakia. In questa forma presentiamo uno spaccato delle storie di successo slovacche in vari settori della vita. Abbiamo invitato a una collaborazione gli artisti slovacchi insieme con i connazionali, che con il loro lavoro contribuiscono a diffondere il buon nome della Slovacchia in Italia. Sono molto contenta del suo successo.


D. L’anno 2020 ha portato molti cambiamenti negativi. Tuttavia, ha avuto sicuramente anche degli aspetti positivi. Come valuta Lei quest’anno nell’attività dell’Istituto?


R. Penso che sia stato un anno estremamente impegnativo per tutti noi, che rimarrà per sempre iscritto nelle nostre vite. Trovandoci in una situazione che davvero non si adattava al nostro lavoro, basato sulla necessità della vicinanza con le persone, siamo riusciti fare tanto. Sono grata per ogni progetto completato, su cui abbiamo lavorato duramente giorno per giorno con la speranza che possa trovare il suo ascoltatore e spettatore in un’ampia e ricca miscela di offerte online.
Sono grata a tutti coloro che ci hanno augurato il bene, che non hanno smesso di fidarsi di noi e che hanno mantenuto il loro favore per la cultura e l’arte slovacca. Un feedback positivo sulla nostra presentazione nello spazio virtuale è la migliore ricompensa per l’Istituto slovacco a Roma.


D. L’anno 2021 porta nuovi compiti, altri progetti, nuove sfide. In che direzione andrà il lavoro dell’Istituto slovacco di Roma?


R. Mi piacerebbe molto poter al più presto tornare tra i nostri artisti e autori nel mezzo dei loro spazi… sul palco, nelle mostre, nelle sale espositive e ai concerti… nel mondo delle emozioni e delle esperienze… nel modo in cui possiamo di nuovo incontrare i nostri fan dal vivo. Credo fermamente che anche se l’inizio dell’anno è ancora molto imbarazzante e ci permette di presentarci solo nel mondo virtuale, con l’arrivo della primavera potremo respirare più liberamente.
A gennaio abbiamo pubblicato la video presentazione di una nuova pubblicazione del diplomatico, scrittore, pubblicista e storico slovacco Miroslav Musil, dedicata a un’importante personalità slovacca, Milan Rastislav Štefánik.
Attualmente stiamo lavorando a una video presentazione della Mostra collettiva di dipinti e sculture “Incontro sul Tevere”, che è stata preparata per noi dall’Associazione degli Artisti Slovacchi e che è installata nei locali di rappresentanza dell’Ambasciata della Repubblica Slovacca.
Essendo l’Istituto parte del cluster romano EUNIC, abbiamo iniziato a lavorare alle celebrazioni della Giornata Internazionale della Poesia. Abbiamo bellissimi piani e progetti per tutto l’anno. Uno dei più importanti è il progetto faro Year of Slovak Design, che il governo della Repubblica Slovacca ha annunciato per il 2021. Per la presentazione del progetto era destinata l’Italia, insieme a Paesi Bassi e Israele. Mi auguro vivamente che la situazione ci permetta di realizzare questo progetto in tutta la sua bellezza, perché la Slovacchia ha un enorme potenziale nel campo del design.
Fanno poi parte regolare delle nostre attività le newsletter mensili, con le quali informiamo non solo delle attività dell’istituto, ma anche su personalità e ricorrenze importanti per la Repubblica Slovacca. Continueremo questa pratica durante quest’anno, poiché le newsletter hanno trovato un loro gruppo di fedeli lettori.


D. Il 12 gennaio 2021 Lei ha assunto ufficialmente la carica di Presidente dell’EUNIC Cluster di Roma, un gruppo di Istituti culturali dei Paesi dell’Unione Europea con sede a Roma. La presidenza è composta da due presidenti e Yana Jakovleva, la direttrice dell’Istituto di Cultura Bulgaro, è diventata la sua “co-presidente”. Quali responsabilità La aspettano?


R. L’EUNIC Rome Cluster è una vitale Associazione di Accademie e Istituti Culturali degli Stati membri dell’Unione Europea nella capitale italiana. L’Istituto Slovacco di Roma, insieme all’Istituto Bulgaro di Cultura, hanno l’onore di presiedere il cluster per il 2021. Abbiamo un’intensa collaborazione con i singoli membri in eventi congiunti, tra cui la Giornata internazionale della poesia dedicata quest’anno al 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, nella letteraria “Europa in Circolo”, o nei concerti di “Europa in Musica”. A questi eventi si è aggiunto quest’anno il progetto “Quartieri di vita. Life infected with social theater” [La vita è stata contagiata dal teatro sociale], che è nato in collaborazione con il cluster di Napoli EUNIC. Ci sono tante altre idee e offerte per la cooperazione, speriamo che la situazione ce lo permetta.


D. L’Italia vede la “cultura” come base per il successo e lo sviluppo del proprio paese. A Suo parere, l’Italia che tipo di ospite è per gli artisti stranieri?


R. L’Italia è molto popolare e ammirata dagli artisti slovacchi. Un paese che vi può incantare con la sua storia, i monumenti, i palazzi… con le sue bellezze e sapori riesce a regalare tanti piaceri. Ogni artista desidera avere successo e lasciare il segno in questa terra. Sebbene non sia facile prendere piede nella ricca offerta di eventi culturali quotidiani che si svolgono in Italia, sono contenta che l’arte slovacca abbia trovato qui un suo posto, anche grazie all’ottima collaborazione con istituzioni e partner italiani. Ammiro l’importanza e il livello di cultura di questo paese.


D. Siamo all’inizio del 2021, cosa augurereste ai vostri colleghi, ai nostri lettori e al pubblico in generale?


R. Auguro a tutti più salute che mai. Auguro un anno senza paura, rabbia e disperazione. Un anno in cui potremo vivere in pace, gioia e soprattutto in buona salute. Desidero di potere vederci di nuovo e incontrarci presto ai nostri eventi e quelli del cluster EUNIC di Roma. Fino ad allora, l’Istituto Slovacco di Roma cercherà di rendere più piacevoli i momenti per gli appassionati della cultura e dell’arte slovacca portando progetti interessanti e stimolanti sul suo sito web, sui social network Facebook, Instagram e sul network Kalamon.
Ringrazio “Buongiorno Slovacchia” per l’opportunità di parlare ai suoi lettori e per la gentilezza che costantemente ha nei confronti della stessa Slovacchia”

Redazione

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