Libano: Il Direttore nazionale delle POM: “Occorre avviare un dialogo di pace per costruire un nuovo Libano “

Libano: Il Direttore nazionale delle POM: “Occorre avviare un dialogo di pace per costruire un nuovo Libano “
 
Beirut – “Il Libano è attualmente colpito da una crisi che ne sta deteriorando il tessuto sociale, in un contesto caratterizzato da un progressivo aumento della povertà, inflazione, perdita di posti di lavoro, crescente insicurezza alimentare e tensioni sociali. Inoltre a causa di una nuova ondata del Covid 19, il governo ha applicato un drastico lockdown che sta mettendo in ginocchio la popolazione”. Così riferisce all’Agenzia Fides padre Raphael Zgheib, sacerdote maronita, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) del Libano parlando della difficile situazione in cui versa il Paese medio orientale
Ad aggravare la situazione generale, vi sono le proteste antigovernative che hanno segnato questi ultimi mesi, generando alta tensione sociale. L’allerta è alta in particolare a nord di Beirut e a Tripoli, che nei giorni scorsi ha visto un violento scontro tra manifestanti e forze dell’ordine. Osserva p. Raphael: “Il peso sociale è diventato troppo forte per il popolo. La zona di Tripoli è povera – afferma – ancora lo Stato non è intervenuto a livello sociale e umano. Questo lascia un sentimento di disagio molto forte”. C’è, inoltre, la minaccia dei gruppi terroristi : “Proprio in quella zona – riporta il Direttore nazionale delle POM – è stata scoperta una cellula Daesh che stava preparando degli attentati contro l’esercito libanese”.
In questo scenario, si segnala la accorata richiesta dai principali rappresentanti delle comunità cristiane e musulmane libanesi alla classe politica, affinché s’impegni a trovare una via di uscita dalla crisi, e a dare al Paese un governo di ‘salvezza nazionale’. “Questa è un’occasione storica per avviare un dialogo di pace – spiega p. Raphael – occorrerebbe lasciare da una parte gli interessi politici regionali per costruire un Paese neutrale, per fare l’interesse della nazione. Ci auguriamo – conclude – che tutta la sofferenza che viviamo oggi possa essere un seme di speranza dal quale possa nascere un Libano nuovo, su presupposti solidi e duraturi”.
Agenzia Fides

Redazione

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