Svizzera :al laboratorio Per la Sinistra

Svizzera :al laboratorio Per la Sinistra

Risposta di Laura Garavini alla lettera aperta ricevuta.

Gentili componenti del Laboratorio per la Sinistra – Svizzera,

Vi sono grata per i toni costruttivi e pacati che avete utilizzato nella lettera aperta che avete inviato a me ed al collega Massimo Ungaro. Proprio in questi giorni non è da tutti. Per questo apprezzo ancora di più.

Credo che il dialogo, il confronto ed il tentativo di comprendere le ragioni altrui siano il modo migliore per fare politica. In breve vorrei illustrarvi le motivazioni delle mie scelte attuali.

In generale conoscete la mia storia, il mio impegno e, spero, anche la mia serietà. Sono per una politica socialdemocratica e liberale nel miglior senso della parola. Io penso che attraverso una politica di questo tipo Italia Viva possa dare un contributo al paese (insieme al Pd). Per questo mi fa male vedere che Conte evidentemente preferisce ad Italia viva dei sostenitori come la Polverini, Fantetti, Merlo, ex 5 stelle, “Lady Mastella”, la Binetti ed altri.

A questo punto penso che sia importante capire le motivazioni della Bellanova e della Bonetti di lasciare il Governo. Vi posso dire, conoscendo da vicino le discussioni e le lamentele, che erano in modo non marginale frutto del fatto che per mesi Conte ha rifiutato quasi ogni dialogo su proposte concrete fatte da loro e in generale da Italia Viva (il suo partner di coalizione!). Un atteggiamento, credo, che non sarebbe possibile per esempio a Berna o a Berlino. Anche i colleghi del PD hanno lamentato spesso un atteggiamento poco dialogante da Conte, anche se questo atteggiamento di non coinvolgere i partner nelle discussioni di governo riguardava soprattutto Italia Viva. Era un modo di fare politica che prima o poi per forza porta ad un conflitto. L’uscita delle ministre era l’ultima ratio per lanciare un segnale: così non va, qua dobbiamo cambiare il modo di fare politica. Soprattutto perché proprio in queste settimane il Governo è chiamato ad assumere delle decisioni che ridisegnano il futuro del Paese per i prossimi decenni.

Poi ci sono i contenuti. Desidererei così tanto che in questi giorni non ci si perdesse in attacchi personali ma che si parlasse di contenuti. Perché soprattutto i contenuti o meglio una differenza di vedute sono alla base del passo di ultima ratio della Bellanova e della Bonetti – dopo mesi e mesi di proposte e offerte cadute nel vuoto – di lasciare i loro incarichi. Proprio per dare la prova a tutti che non ci sono interessi personali, interessi di poltrone che spingono Italia viva ma semplicemente i contenuti, contenuti che in questa fase difficile per il Paese sono la cosa più importante.

Per spiegarmi  meglio mi concentro su un argomento che secondo me è di grande importanza. Il Mes garantisce all’Italia 36 miliardi di euro per il suo sistema sanitario che – come vediamo in questa pandemia – è in terribile difficoltà. Non è responsabile rinunciare a questi fondi. Sono fondi stanziati grazie all’impegno socialdemocratico a livello europeo. Soprattutto il ministro delle finanze tedesco (e candidato cancelliere della socialdemocrazia tedesca) Olaf Scholz ha lottato per questo strumento garantendo che non ci sono vincoli e nessun pericolo di Troika o cose simili. Gli stessi i 5 stelle, con il loro anti-europeismo latente, raccontano proprio questo. Anche se è populismo puro. Ma purtroppo Conte (qua si vede che è un politico inventato dai 5 stelle) segue le loro indicazioni anche se sono del tutto irrazionali e nocivi per l’Italia. E devo dire che in questo contesto non capisco per niente perché il PD per quanto riguarda il Mes non sostenga Italia Viva ma si pieghi ai 5 stelle. Io penso che per una socialdemocratica come me sia nobile dire che lotto per uno strumento come il Mes per dare un futuro migliore per il nostro sistema sanitario.

Per quanto riguarda il voto sul Governo Conte. Non voterò contro. Non votando contro, Italia Viva aiuta Conte a rimanere in carica. Sperando che Conte colga prima o poi il segnale che Italia Viva, e cioè Garavini, Ungaro, Bellanova, Migliore ecc. sono più affidabili che la Polverini, Fantetti, Merlo, ex 5 stelle, “Lady Mastella”, la Binetti ed altri. I responsabili di ieri come Razzi e Scilipoti sono oggi i cosiddetti costruttori. Fra di loro sinceramente non mi ci vedo.

Abbiamo avuto anche in passato delle vedute diverse, ma sulla base di valori socialdemocratici comuni. Io mi vedo anche in futuro accanto a voi in tante battaglie che bisogna fare per gli italiani all’estero. La mia porta sarà sempre aperta. Spero tanto che sulla base di una discussione sui contenuti si ritrovi il filo del dialogo e anche della collaborazione. Volentieri anche di nuovo in una comune maggioranza di governo che lavora per un’Italia più giusta, più moderna, con più crescita e più prospettive per i giovani, contro i populismi e soprattutto i nazionalismi ed i sovranismi.

Gentili redattori della lettera aperta a me indirizzata, la decisione da me assunta non è avvenuta a cuor leggero. Al contrario. E’ dettata da un forte senso di responsabilità, per il Paese e per le nuove generazioni. Mi auguro ci possano ancora essere sviluppi costruttivi, per una proficua collaborazione di tutte le forze di centrosinistra

Vi ringrazio sinceramente della fiducia e del tono costruttivo con cui ci avete scritto

Laura Garavini

Redazione

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