The Line – Il progetto urbanistico del futuro in Arabia Saudita

The Line  – Il progetto urbanistico del futuro in Arabia Saudita


CONNESSIONI a cura di Valeria De Carlo
L’Arabia Saudita è sempre più proiettata al futuro. Pochi giorni fa il principe Mohammed bin Salman ha annunciato la costruzione di una città innovativa, un progetto urbanistico senza auto e in armonia con la natura.
Sarà 33 volte più grande di New York, estesa per 170 chilometri ed è unica al momento in quanto città ecologica con zero automobili e zero emissioni di CO2. Il progetto urbanistico si chiama “The Line” ed è previsto che cominci a prendere forma nel primo trimestre di questo anno, quindi a brevissimo.


Cittadinanza e funzionari sauditi così come addetti ai lavori hanno accolto con favore la rivoluzionaria città a zero emissioni di carbonio del Regno che ospiterà 1 milione di residenti ed è inserita nell’ambito del futuristico progetto di Neom. La parola stessa Neom ha in sé caratteri futuristici visto che NEO, dal latino, vuol dire “nuovo”, mentre l’ultimo carattere, M, sta per “Mostaqbal”, parola araba che significa “futuro”.


La linea guida del principe ereditario di guardare ad un’economia non basata solo ed esclusivamente sulla risorsa del petrolio prende sempre più forma anche perché questo modello dovrebbe attirare più investimenti diretti esteri e dovrebbe garantire un maggiore utilizzo della tecnologia.
In base alla Vision 2030 e perfettamente in linea con la stessa, lo sviluppo del progetto urbanistico “The Line” creerà 380.000 posti di lavoro e Mohammed bin Salman ha parlato di un contributo al PIL interno del Paese, entro il 2030, di 180 miliardi di SR ovvero 48 miliardi di dollari.


Il progetto mette al centro l’essere umano che vive di aria pulita e con tutti i servizi del quotidiano a disposizione. Strutture scolastiche e mediche, luoghi per il tempo libero e spazi verdi saranno raggiungibili facilmente e a piedi.
Non mancheranno, ha sottolineato il principe ereditario, i mezzi di spostamento ad alta velocità che non dureranno più di 20 minuti per passare da un lato all’altro di The Line; saranno assicurati gli spostamenti autonomi con utilizzo di energia pulita.


Interessanti le dichiarazioni alla stampa di Mohammed bin Salman di qualche giorno fa: “Nel corso della storia, le città sono state costruite per proteggere i loro cittadini. Dopo la rivoluzione industriale, le città hanno dato la priorità a macchine, automobili e fabbriche rispetto alle persone. Nelle città considerate le più avanzate del mondo, le persone trascorrono anni della loro vita facendo il pendolare. Entro il 2050, la durata dei pendolari raddoppierà. Entro il 2050, un miliardo di persone dovrà trasferirsi a causa dell’aumento delle emissioni di CO2 e del livello del mare.

Il 90 per cento delle persone respira aria inquinata. Perché dovremmo sacrificare la natura per il bene dello sviluppo? Perché sette milioni di persone dovrebbero morire ogni anno a causa dell’inquinamento? Perché dovremmo perdere un milione di persone ogni anno a causa di incidenti stradali? E perché dovremmo accettare di sprecare anni della nostra vita facendo il pendolare? “.
Forse proprio grazie a questo mega, inizialmente inimmaginabile progetto urbanistico, la popolazione saudita sarà maggiormente educata, con più cognizione e consapevolezza, alla cura dell’ambiente circostante e allo smaltimento corretto dei rifiuti.


Occhi puntati allo sviluppo dell’Arabia Saudita, quindi, e alle scelte di questo giovane principe sempre più considerato e osservato dai politici di tutto il Mondo.

Valeria De Carlo – Arabia Saudita

Foto Arab news

Redazione

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