«Presepe Vivente», 50mo compleanno virtuale con un’edizione online
Sarà un’edizione speciale, diversa, ma ugualmente unica, perché nell’anno del 50mo compleanno non può mancare il Presepe Vivente. Non sarà in presenza, ma la manifestazione organizzata dall’associazione «Da Betlemme a Gerusalemme» ci sarà, virtualmente.
Si affiderà alle immagini di un video che sarà trasmesso sulla pagina Facebook e sul sito dell’associazione (www.dabetlemmeagerusalemme.it
I volontari sono stati al lavoro nei giorni scorsi per realizzare la manifestazione con prove e allestimenti: «Non rinunceremo ad offrire la possibilità di riflettere sulla meraviglia di Dio che nasce tra la paglia di una mangiatoia e che si affida alle carezze di Maria e di Giuseppe. Perché le carezze sono uno dei gesti più significativi della paternità, ed è proprio sulla “carezza” di Giuseppe che vogliamo invitarvi a riflettere. Lo immaginiamo intento, quella notte a Betlemme, ad accarezzare Gesù e sua moglie Maria, e, negli anni che seguirono, nella sua casa e bottega di Nazareth, ad insegnare a Gesù, al suo Dio, ad essere un uomo fra gli uomini come ogni padre delle terra deve fare». La visita virtuale del presepe è gratuita, ma è possibile effettuare donazioni all’associazione che ogni anno organizza anche la Passione Vivente e l’evento «Tracce di donna»: «Se vorrete, potrete aiutarci ad aiutare quei padri e quelle madri che, nel nostro territorio, fanno fatica a dar da mangiare ai propri figli». «Faccio i complimenti all’associazione Da Betlemme a Gerusalemme che anche quest’anno si sta impegnando tantissimo per la realizzazione del presepe – dice l’assessore al Turismo, Antonella Ivone –, un evento che è fiore all’occhiello da sempre di queste festività e che nell’Aia piccola illuminata per la prima volta dai colori e dalle luci del Christmas lights grazie alla volontà dell’amministrazione comunale, scalderà i cuori di tantissimi visitatori, seppur a distanza.
Da Alberobello partirà un abbraccio virtuale di tutta la Comunità al mondo, perché i nostri trulli appartengono all’umanità e saranno anche quest’anno messaggeri di speranza e di pace, nella concreta realizzazione dei valori Unesco, che guidano il nostro agire quotidiano».