L’italiano in Usa

L’italiano in Usa

L’AMBASCIATORE VARRICCHIO APRE I LAVORI DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE DELLA LINGUA ITALIANA

WASHINGTON.È stato l’Ambasciatore d’Italia a Washington Armando Varricchio ad aprire i lavori della 2^ seduta semestrale dell’Osservatorio Nazionale della Lingua italiana, che riunisce i principali protagonisti attivi nella promozione della lingua e cultura italiana negli Stati Uniti. A farne il resoconto oggi è EduItalia, associazione che raggruppa 111 tra scuole e università che forniscono corsi di italiano a studenti stranieri. Lo pubblichiamo integralmente di seguito.

“Nel proprio discorso l’Ambasciatore ha dapprima incoraggiato i membri dell’Osservatorio Nazionale, organismo capace, nonostante i difficili mesi, di mantenere alto il proprio impegno e che saprà, non appena il mondo lo consentirà, far crescere l’attività di promozione grazie ai meccanismi di lavoro rodati negli anni.

Alla riunione – coordinata dal Primo Consigliere d’Ambasciata Domenico Bellantone e dalla Dirigente dell’Ufficio Scolastico Maria Fusco- hanno partecipato oltre 50 membri tra Consoli Generali, Dirigenti degli Uffici Istruzione dei Consolati, Direttori degli Istituti Italiani di cultura, Direttori degli Enti Gestori, soggetti provenienti dal mondo accademico e dalle importanti associazioni e fondazioni di promozione della lingua italiana in Usa come, anche dall’Italia, Eduitalia e Asils.

Al centro dell’attenzione la definizione del “Piano Strategico di promozione della lingua e cultura nelle scuole americane” che si pone plurimi importanti obbiettivi quali: favorire la crescita qualitativa e quantitativa dei corsi di italiano nelle scuole pubbliche e private statunitensi; mantenere un trend di crescita positiva degli esami AP, con l’ulteriore obbiettivo di incrementare il punteggio dei candidati; favorire il collegamento tra superamento dell’AP e un percorso universitario (major o minor in italiano) tramite strategie di informazioni sulle opportunità offerte dalla lingua italiana.

Tra i numerosi interventi e argomenti discussi nel corso della riunione segnaliamo:

la volontà che la lingua italiana sia promossa non solo come idioma espressione della bellezza e del saper vivere del Bel Paese, ma sempre più anche quale lingua che consente a uno straniero di avere un valore aggiunto per incrementare le proprie opportunità professionali e lavorative. In tal senso l’attuazione di stage presso le aziende italiane con sede negli Stati Uniti; stage quali opportunità di apprendere nella nostra lingua per es. elementi di contabilità, finanza, marketing consentendo in tal modo di promuovere nel contempo anche la cultura aziendale italiana;

la conferma dell’interesse che vi è stato per la recente “XX edizione della Settimana della Lingua italiana” a conferma di quello che è stato definito l’amore con il quale l’America guarda alla cultura italiana;

che il 2021 sarà anno di celebrazioni importanti sia per il 160° anniversario delle relazioni diplomatiche, definite straordinarie, tra Italia e Stati Uniti sia per il 700° anno della scomparsa del nostro sommo poeta Dante. Entrambe le ricorrenze saranno occasioni di interessanti eventi ad hoc;

la presentazione e visione di un bel video di promozione della lingua e cultura italiana (vista la bellezza del video presto diffonderemo il suo link per la condivisione);

la conferma dell’importanza dell’esame AP che, nonostante la chiusura a marzo di numerose scuole, ha visto il concretizzarsi di ottimi risultati con 2.518 esami sostenuti e 475 scuole coinvolte (lo scorso anno erano state 453);

la volontà di promuovere la lingua italiana anche verso la consistente comunità degli Ispanofoni;

la necessità di una continua formazione degli insegnanti con una condivisione di idee e buone prassi;

il ruolo di sempre maggior rilievo informativo del portale USspeakitalian;

il rafforzamento in ogni caso della didattica a distanza, consapevoli di come le innovazioni digitali abbiano consentito di trovare soluzioni in un simile duro momento;

la notizia relativa alla sperimentazione di voli aerei “Covid-tested” tra alcuni aeroporti USA (New York JFK, Newark Liberty e Atlanta Hartsfield–Jackson) e quello di Roma Fiumicino Leonardo da Vinci”.

Per Eduitalia – che ringrazia l’Ambasciatore per le belle parole di encomio con le quali è stato sottolineato l’inteso lavoro svolto, nonostante il momento, a fianco della nostra Rappresentanza Diplomatico-Consolare – far parte di un gruppo importante per la politica culturale del nostro Paese ha importanti risvolti anche per il settore Study Abroad, consapevoli– come le statistiche confermano- che la crescita della lingua italiana negli Stati Uniti voglia dire incrementare il numero degli studenti presenti sul territorio italiano.

Eduitalia, oltre a confermare la propria disponibilità in relazione al sostegno del programma AP, nelle more del proprio intervento ha commentato con rimpianto ma anche come punto di (ri)partenza le recenti statistiche, relative all’anno accademico 2018/2019, che hanno visto l’Italia sfiorare la prima posizione mondiale quale destinazione degli statunitensi (39.043 è il numero degli studenti americani che -nell’ultimo anno accademico 2018/2019- hanno studiato sul territorio italiano; minima è la differenza rispetto al Regno Unito con l’Italia a un soffio dall’essere la prima meta di destinazione di studio mondiale degli studenti a stelle e strisce. Mentre nel passato il distacco tra Italia e Regno Unito è sempre stato espresso in migliaia di studenti (lo scorso anno 2.458 studenti in più), quest’anno il divario è minimo in quanto il Regno Unito registra 39.358 studenti con una perdita dell’0,1% rispetto alle statistiche 2019. La differenza è di soli 315 studenti rispetto all’Italia che, con i suoi 39.043 studenti, ha accolto l’11,2% dei 306.141 statunitensi che, nel 2018-2019, si sono recati all’estero per studiare)È stata infine confermata da Eduitalia la pubblicazione della Guida Eduitalia – Study in Italy 2021 che avrà l’onore di essere introdotta da una presentazione del Vice-Ministro degli esteri Marina Sereni e dall’Ambasciatore d’Italia a Wasghinton S.E. Armando Varricchio”. (

Redazione

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