La storia di un’iniziativa di successo culturale all’estero

La  storia di un’iniziativa di successo culturale all’estero

Di Riccardo Bertolini

Nel 1982 un piccolo gruppo di Country Manager di importanti Società italiane presenti da decenni sul territorio brasiliano, decisero di intraprendere l’iniziativa di costituire una Scuola Italiana a San Paolo, la più grande “città italiana” all’estero.
Una Scuola Italiana era già esistita, si chiamava Collegio Dante Alighieri di San Paolo, fondata nel 1911 che divenne brasiliana a tutti gli effetti alla fine della Seconda Guerra Mondiale, ceduta per la maggior parte a importanti famiglie italo-brasiliane. Ma non fu più una Scuola Italiana in senso stretto, con corsi ed insegnamento differenti da quelli in essere nelle scuole italiane. Mentre si potevano trovare anche scuole di diversi Paesi (Francia, Inghilterra, Germania ad esempio).

Da qui l’idea da cui ebbe origine l’iniziativa.

Fu creata, dai futuri Soci Fondatori, una “Sociedade Civil” di gestione, della quale fu eletto Presidente Riccardo Bertolini, Country Manager del Gruppo GIE, e creato un team di persone che si dedicò con grande entusiasmo alla realizzazione di tale iniziativa. Il coordinamento per le attività didattiche e la strutturazione del futuro corpo docente furono affidati alla Prof. Maria Alfonsa Colombo Clerici.

Le problematiche da affrontare e risolvere furono tante e complesse e tutte si concretizzarono sulla fiducia “ora per allora” che il Gruppo di Soci Fondatori seppe galvanizzare sull’iniziativa: in via esemplificativa ma non esaustiva,il reperimento dei mezzi finanziari, l’individuazione dei potenziali alunni, il riconoscimento della futura scuola da parte del Ministero degli Esteri italiano (va ricordato che le scuole italiane all’estero dipendono dalla Farnesina e non dal Ministero dell’Istruzione), l’ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni, sia da parte del Governo Italiano che del Governo Brasiliano.

Fu ovviamente fondamentale l’adesione all’iniziativa di tante Imprese italiane, che figurano nell’elenco dei Soci Benemeriti, che sostennero anche economicamente sin dall’inizio la realizzazione del progetto sia economicamente sia con la disponibilità di dirigenti e funzionari di quelle imprese per l’adesione all’iscrizione dei figli alla scuola.

Un altro ostacolo da superare fu riuscire ad ottenere se non l’adesione almeno l’appoggio della Comunità Italiana, visto che nel passato aveva tentato la medesima iniziativa, ma senza successo.

La scuola avrebbe dovuto assumere il nome di “Giuseppe Ungaretti”, visto che al Poeta venne offerta e da lui accettata la cattedra di letteratura italiana presso l’Università di San Paolo del Brasile, ove si trasferì con la famiglia rimanendovi fino al 1942. In più occorreva il decennale della morte avvenuta nel 1970.
Esisteva però a Brasilia una scuola brasiliana con il nome Giuseppe Ungaretti, cosicchè fu necessario cambiare il nome della scuola in quanto secondo la legge brasiliana quella scuola avrebbe potuto vantare dei diritti sulla nuova scuola.
Il nuovo nome della scuola divenne pertanto “Eugenio Montale”, di cui ricorreva in quell’anno il quinto anniversario dell’assegnazione del Premio Nobel.

Uno dei fattori importanti per il successo dell’iniziativa fu la previsione di ogni ordine e grado di insegnamento, dalla scuola materna alle elementari, le medie ed il liceo (in quattro anni, come per tutte le scuole all’estero), bilingue (italiano e portoghese) e l’ottenimento alla fine del percorso scolastico il diploma trilingue, italiano, portoghese e inglese. Era quindi una scuola non solo per i ragazzi italiani ma anche per i brasiliani, il che permise nel tempo l’ampliamento del numero di studenti.

La scuola iniziò la sua operatività in settembre 1982, con 45 allievi e 37 insegnanti, alcuni dei quali distaccati per la scuola dal Ministero degli Esteri mentre la maggioranza era costituita da professoresse e professori che avevano insegnato in Italia ed erano residenti permanenti in Brasile.

Alla cerimonia di apertura furono presenti l’Ambasciatore Italiano a Brasilia Giuseppe Iacoangeli e il Console Generale di San Paolo Carlo Calìa, a cui furono poi “consegnate le chiavi” della scuola svolgendo il Consolato la funzione di Provveditorato agli Studi.

Nel 1992 la scuola si trasferì in un nuovo edificio, in una zona molto prestigiosa della città chiamata Morumbì, su un terreno che fu donato dal governo di San Paolo.
I titoli di studio della Scuola Italiana Eugenio Montale sono legalmente riconosciuti dai Paesi dell’Unione Europea e dal Brasile e garantiscono l’accesso degli alunni alle università europee e brasiliane.

Redazione

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