Per italiani all’estero che per intendano rientrare, ancora necessaria autocertificazione

ROMA  – “In questa fase 2, di ripresa da coronavirus, possono rientrare in Italia quei connazionali all’estero che si trovavano al di fuori dei confini nazionali in via temporanea, per turismo, affari o altri motivi. Così come coloro che risiedono stabilmente all’estero, ma hanno perso il lavoro, la casa o il cui corso di studi è stato interrotto”. Ne informa la Senatrice Laura Garavini, Presidente Commissione Difesa e Vicepresidente vicaria gruppo Italia Viva-Psi, riportando la nota della Farnesina che aggiunge: “Valgono ancora le circostanze di necessità e urgenza. Ed è richiesta l’autocertificazione delle stesse, mediante un modulo apposito per le motivazioni di viaggio”.

Il modulo è disponibile in più lingue sul sito della Farnesina e reperibile al seguente link: https://www.esteri.it/mae/it/ministero/normativaonline/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti

Chi arriva nel  territorio nazionale tramite  trasporto di  linea  aereo, marittimo, ferroviario o terrestre, è tenuto a consegnare al vettore all’atto dell’imbarco una dichiarazione che, in  modo chiaro e dettagliato, specifichi i motivi del viaggio, l’indirizzo completo dell’abitazione o della dimora in Italia dove sarà svolto il periodo di sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, il mezzo privato o proprio che verrà utilizzato per raggiungerla e un recapito telefonico anche mobile presso cui ricevere le comunicazioni durante l’intero periodo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario.

Per ottenere indicazioni aggiornate sul rientro degli italiani nel mondo, consultare il sito del Governo al seguente link: http://www.governo.it/it/coronavirus-informazioni-rientro-Italia

Antonio Peragine

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