Guida alle radici italiane: conclusa la missione in sud america di Raiz italiana

Guida alle radici italiane: conclusa la missione in sud america di Raiz italiana

ROMA – Si è conclusa da circa un mese la missione di Raiz Italiana in Sud America finalizzata alla promozione della “Guida alle radici italiane Vol. 1” e organizzata grazie al sostegno della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con la collaborazione delle Ambasciate di Italia a MontevideoBuenos AiresAsunción e BogotàENIT Buenos Aires e San Paolo; le Regioni Puglia Basilicata. A farne un resoconto oggi è Marina Gabrieli, ne riportiamo il testo integralmente.
“In Argentina abbiamo partecipato a una serie di eventi organizzati da ENIT Buenos Aires in collaborazione con la Regione Puglia, l’Ambasciata d’Italia, il Gobierno de la ciudad de Buenos Aires e tutta la collettività italiana. Tra questi “Buenos Aires Celebra Italia” (29 settembre 2019), uno dei più grandi festival dedicati all’Italia in America Latina che ogni anno coinvolge circa 50.000 persone. Questa edizione è stata dedicata alla Puglia e per l’occasione erano presenti alcuni rappresentanti della Regione, tra cui il direttore strategico di PugliaPromozione, Luca Scandale, l’ambasciatrice della Puglia nel Mondo, Nancy dell’Olio, il responsabile dei mercati extraeuropei, Francesco Muciaccia, che fa parte del tavolo tecnico sul turismo delle radici, e sul palco principale si è esibita l’Orchestra Popolare della Notte della Taranta.
Inoltre, abbiamo partecipato alla FIT – Feria Internacional de Turismo en America Latina (5-8 ottobre), dove, insieme all’Ambasciata d’Italiana a Buenos Aires, abbiamo presentato la Guida alle radici italiane ai rappresentanti della comunità italiana, ad operatori turistici ed influencer.
Nella settimana dal 30 settembre al 7 ottobre abbiamo avuto modo di intervenire a una serie di eventi organizzati dai suddetti Enti e di promuovere il progetto della guida suscitando un forte interesse nei confronti dei viaggi delle radici sia da parte dei diretti interessati, che degli addetti ai lavori.
Io miei complimenti ad ENIT per il lavoro svolto dalla sede di Buenos Aires, che ci ha riservato un’accoglienza eccellente e ha organizzato gli eventi in modo impeccabile. La sede ENIT di Buenos Aires, che conosce bene il segmento degli italo-discendenti in Sud America, da molti anni ormai promuove il turismo delle radici con diverse azioni finalizzate a invogliare tutti coloro che hanno origini italiane a visitare il paese d’origine.
Anche a Cordoba si sono svolti due eventi presso l’Istituto Italiano di Cultura per la presentazione della Guida alle radici italiane. Gli stessi sono stati organizzati in collaborazione con il Console generale, Tiberio Schmidlin. Il primo evento era riservato agli studenti e al corpo docente dell’Istituto Italiano di Cultura, mentre al secondo incontro sono stati invitati i rappresentanti del Comites e delle associazioni regionali della Provincia.
Il 10 e l’11 ottobre abbiamo presentato la Guida alle radici italiane in Brasile, presso il Circolo italiano di San Paolo. Sono stati due eventi realizzati e promossi dalla Regione Basilicata, in collaborazione con la Camera di Commercio e con le associazioni dei lucani in Brasile. Anche in questa occasione abbiamo ottenuto un ottimo riscontro da parte di tutti coloro che hanno partecipato alle iniziative.
In Paraguay il 15 ottobre è stato organizzato un evento finalizzato alla promozione del turismo delle radici dall’Ambasciata d’Italia ad Asunción e dall’associazione che rappresenta la regione Basilicata. Purtroppo, non abbiamo avuto la possibilità di prendervi parte ma abbiamo collaborato a distanza all’organizzazione della presentazione e sappiamo che l’interesse è stato molto forte da parte della collettività italiana.
In Uruguay abbiamo partecipato alla fiera del turismo ExpoViajes, insieme all’Ambasciata d’Italia a Montevideo che ha anche organizzato un evento nella Casa degli Italiani, dove sono intervenute sette associazioni italiane che hanno promosso i loro territori d’origine attraverso materiale informativo e prodotti enogastronomici. Durante la presentazione della guida, abbiamo lasciato spazio al racconto di alcune esperienze di viaggio delle radici che hanno suscitato forti emozioni.
In Colombia abbiamo preso parte a cinque eventi organizzati dall’Ambasciata d’Italia a Bogotà e dai Consoli onorari di Barranquilla, Cartagena, Medellin e dalla Federazione dei lucani in Colombia. Gli eventi nelle città di Barranquilla, Bogotà e Cartagena sono stati accompagnati dalle esibizioni dei musicisti Rocco Nigro, Rachele Andrioli e della danzatrice Laura De Ronzo, tre membri dell’Associazione Raiz Italiana che attraverso il linguaggio coreutico-musicale hanno parlato di radici e di migrazioni, incantando il pubblico e trasportandolo in una dimensione ancestrale. Il format utilizzato è stato molto efficace perché particolarmente emotivo e ha permesso ai partecipanti di farsi trasportare, attraverso i racconti e la musica, nell’Italia delle loro origini.
Nonostante i numeri della comunità italiana in Colombia risultino inferiori rispetto a quelli degli altri Paesi coinvolti nell’iniziativa, l’interesse riscontrato è stato molto alto, in modo particolare nella città di Barranquilla.
Facendo un bilancio dell’azione e dell’esperienza realizzata, possiamo affermare che i risultati hanno superato di gran lunga le aspettative. La partecipazione e il coinvolgimento da parte degli Enti interessati alle iniziative è stato eccellente e tutte le attività sono state molto apprezzate dalle comunità italiane alle quali abbiamo raccontato della presenza di un tavolo tecnico che fa capo al MAECI ed è composto da Istituzioni, operatori turistici, associazioni e ricercatori. Sono stati molto entusiasti del progetto della guida alle radici italiane, ma anche dell’interesse e dell’impegno del MAECI e di tutta la rete che si sta adoperando nella creazione di un’offerta turistica a loro rivolta.
Tutti aspettano i prossimi volumi della guida in cui potranno scoprire le curiosità sulla loro regione d’origine ed è per questo che insieme alla DGIT del MAECI ci siamo già messi al lavoro per la creazione di un secondo volume”.  

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.