I Comites

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A chi ci ha chiesto chiarimenti circa le finalità primarie dei Comitati degli Italiani all’Estero (Com.It.Es.), rispondiamo. Con l’intenzione d’essere schematici e chiari.

Ai sensi della legge 286/2003, e successive integrazioni, i Com.It.Es. sono organi elettivi di rappresentanza dei Connazionali all’estero nei confronti delle nostre autorità diplomatico/consolari. Sono, in buona sintesi, organismi consultivi e, qualche volta, propositivi, per i cittadini italiani residenti nelle Circoscrizioni Consolari di competenza.

Il numero degli eletti nei Comitati varia secondo il numero dei Connazionali residenti nelle Circoscrizioni Consolari interessate. Se gli italiani residenti sono, almeno, centomila, i Membri eleggibili nei Comitati sono 18. Se il loro numero è inferiore, gli elementi eleggibili si riducono a 12 (sino a tremila). Nelle zone dove sono residenti meno di tremila Connazionali, i Membri dei Comitati possono essere nominati direttamente dall’Autorità Consolare.

Il numero dei Com.It.Es. è arrivato a 106; così ripartiti: 47 si trovano in Europa, 42 nelle Americhe, 10 in Asia/Oceania e 7 in Africa. Per un totale, appunto, di 106. Altro ruolo dei Com.It.Es. si rileva in occasione delle elezioni del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (C.G.I.E.), Organismo di competenza ministeriale il cui Presidente è il Guardasigilli MAECI.

Dopo gli imminenti risultati elettorali di marzo, sul ruolo dei Comitati torneremo. Dopo quindici anni dal loro varo, abbiamo maturato delle proposte che saranno segnalate anche al nuovo Ministro degli Affari Esteri e della Collaborazione Internazionale.  Le sintesi delle nostre riflessioni troveranno ospitalità nella Rubrica “Osservatorio”. Spazio a uso pure dei nostri Lettori che ci seguono dall’estero e dalla Penisola.

Giorgio Brignola- Coordinamento O.E.I.M.

redazione@progetto-radici.it

Antonio Peragine

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