“Il progetto BEAT si presenta come un’ottima occasione di dialogo e di approfondimento tra i partner italiani e croati in ambito d’innovazione delle imprese appartenenti al settore “blue””, spiega Mario Pozza, presidente Unioncamere Veneto. “Il progetto ha dato l’opportunità di identificare, nell’ambito della Blue Economy, molteplici collaborazioni fra le imprese e, allo stesso tempo, di individuare nuove opportunità di partnership per migliorare la componente tecnologica e rendere le imprese più forti nell’affrontare le sfide che questo settore può offrire”.
Provenienti da Italia e Croazia, le aziende avranno l’opportunità di fare rete e rafforzare le proprie conoscenze sull’innovazione sviluppando relazioni di ricerca, tecnologiche e di business. L’evento è stato progettato per accedere alle opportunità tecnologiche e alle tendenze della Blue Economy; incontrare altre imprese della catena del valore con cui scambiare conoscenze a fini di innovazione e sviluppare potenzialmente future attività commerciali congiunte; interagire con esperti di Università, centri di ricerca e uffici di trasferimento tecnologico, esplorando le possibilità di ricerca e innovazione.
BEAT, coordinato da Unioncamere Veneto in qualità di lead partner, intende infatti rafforzare l’innovazione e la cooperazione fra le imprese e i centri di ricerca operanti nell’area di programma. L’attività del progetto prevede il coinvolgimento di 30 imprese (20 italiane e 10 croate).
Il partenariato transfrontaliero è composto da Unioncamere del Veneto; Autorità portuale di Venezia; Concentro – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pordenone; Università di Trieste – Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche; Maritime Technology Cluster FVG; Agenzia per lo sviluppo regionale della Regione dell’Istria e Università di Fiume – Dipartimento di Biotecnologie.