Tutelare i pensionati italiani in Venezuela

Tutelare i pensionati italiani in Venezuela

ROMA – Il Governo italiano dovrebbe “assumere iniziative affinché il Venezuela rispetti i termini pattuiti nella “Convenzione in materia di sicurezza seriale tra Italia e Venezuela” e del relativo “Accordo amministrativo di attuazione” in vigore” per tutela re i pensionati italiani in Venezuela. Questo, in sintesi, il dispositivo della risoluzione che i deputati di Fratelli d’Italia Delmastro Delle Vedove e Rizzetto hanno presentato nelle Commissioni Affari esteri e Lavoro. 
Il Venezuela, si legge in premessa, “versa in una condizione di crisi che ha raggiunto livelli insostenibili per la popolazione e l’iperinflazione erode, quotidianamente, il potere d’acquisto dei cittadini; in materia pensionistica, tra Italia e Venezuela vige la “Convenzione in materia di sicurezza sociale tra Italia e Venezuela”, che è stata stipulata il 7 giugno 1988 e ratificata con la legge 6 agosto 1991, n. 260. A seguito della firma del relativo Accordo amministrativo di attuazione, avvenuta il 1° ottobre 1991, la convenzione è entrata in vigore il 1° novembre 1991;
L’Inps, ricordano i due deputati, “ha istituito un polo specializzato presso la Direzione provinciale di Bari, competente su tutti gli aspetti burocratici in materia; l’articolo 6 della Convenzione di sicurezza sociale tra il Venezuela e l’Italia, in relazione ai pagamenti all’estero, recita che: “Le prestazioni in denaro dovute da uno Stato contraente saranno corrisposte integralmente e senza alcuna limitazione ai titolari che risiedono nel territorio dell’altro Stato contraente o in uno Stato terzo”; contravvenendo agli accordi, il Venezuela ha sospeso ogni erogazione del pro-rata pensionistico agli aventi diritto nel 2015; molte persone rientrate in Italia hanno visto svanire ogni loro sostentamento, riducendosi a chiedere aiuto a familiari e amici. Alcuni non hanno retto la vergogna e si sono tolti la vita, altri hanno perso la casa o sono nell’impossibilità a curarsi; i tentativi tecnici di risoluzione della questione, al momento, non hanno prodotto alcun risultato”.
Ricordato che “la Convenzione di sicurezza sociale tra Italia e Venezuela, – ricordano i parlamentari all’articolo 24, dispone che “Le controversie che possono nascere nell’interpretazione e applicazione della presente convenzione saranno risolte per quanto possibile dalle autorità competenti delle due parti. Le controversie che persistono saranno risolte per via diplomatica””, Del Mastro Dellevedove e Rizzetto impegnano il Governo “ad assumere iniziative affinché il Venezuela rispetti i termini pattuiti nella “Convenzione in materia di sicurezza seriale tra Italia e Venezuela” e del relativo “Accordo amministrativo di attuazione” in vigore; ad assumere iniziative per quantificare il trattamento pensionistico arretrato non corrisposto da parte del Venezuela e a stimare l’ammontare annuo del pro-rata venezuelano per i prossimi 10 anni”.
E ancora, il Governo italiano dovrebbe “assumere iniziative normative volte a modificare la normativa vigente in materia, nella direzione di prevedere un’integrazione sul pro-rata pensionistico italiano, ovvero sull’assegno sociale se ne ricorrano i presupposti, del pro-quota non corrisposto dal Venezuela; a proporre alla controparte della Convenzione in materia di sicurezza sociale tra Italia e Venezuela una proposta di transazione, per cui l’Italia si accollerebbe il costo degli arretrati non corrisposti in cambio della corrispettiva quantità, al prezzo corrente, di barili di petrolio venezuelano” e, infine, “ad assumere iniziative per ottenere immediatamente che le competenti autorità del Venezuela eroghino una prestazione previdenziale minima provvisoria, in attesa che si giunga ad una soluzione dei problemi di disponibilità di valuta”.  

Antonio Peragine

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