Metterci la faccia

Metterci la faccia

Con la Comunità italiana all’estero la nostra intesa è buona. Soprattutto con quella di seconda e terza Generazione. Ci siamo anche resi conto che la maggioranza è contraria all’immobilismo. Ora intendiamo ampliare un progetto (L’Osservatorio), che nulla toglie a quello che avevamo considerato negli anni precedenti, ma più in sintonia con la realtà nazionale inserita in un’oggettività europea che non è più possibile sottovalutare. Ciò anche a proposito delle elezioni per il Parlamento Europeo della prossima primavera. Se le nostre convinzioni sono ancora valide, lo dobbiamo anche alla presa di coscienza di tanti che intendono dare efficacia alla posizione politica della Comunità italiana nel mondo.

Non solo nel Vecchio Continente. Siamo, quindi, favorevoli, non da ieri, sul fronte della rappresentatività informativa; vale a dire di militanza. Anche se abbiamo preferito, per una serie di motivi organizzativi, verificare quali contenuti del nostro programma siano meglio sostenibili. Intendiamo, così, essere un polo d’opinione per lasciare ai Lettori, anche dall’estero, la più ampia opportunità per rendere pubblici i loro consigli, dubbi e perplessità.

La nostra posizione non è marginale. C’è utile per avere, anche se in tempi diversi, una visione esplicativa su quanto i diretti interessati sentono il bisogno di comunicare. Per pretendere efficaci cambiamenti sul fronte politico nazionale, il parere degli italiani all’estero non può essere il fanalino di coda di una realtà, non solo politica, che coinvolge milioni di Connazionali ”altrove.” Segno, evidente, che non è sufficiente promettere molto e mantenere poco. In politica, quindi, bisogno anche metterci la faccia se si ritiene d’essere nel giusto.

Giorgio Brignola

segreteria.oeim@gmail.com

Antonio Peragine

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