L’ultimo regalo della Pinotti e dei semicolti

L’ultimo regalo della Pinotti e dei semicolti

Gianni Fraschetti

Una volta, non molti anni fa, gli unici reparti che urlavano orgogliosamente il loro grido di guerra passando sotto il palco delle autorità erano la Folgore, che urlava Folgore, il San Marco e il Serenissima, che urlavano San Marco, e gli incursori di Marina che urlavano Decima, una roba che gli scorsi anni ha quasi provocato un ictus alla Boldrini. Quest’anno tutti in castigo. Non si è vista la Folgore, non si sono visti i maro’, non si sono viste le Forze speciali. Tutti cassati da una parata che ha ormai assunto uno stile Romania di Ceausescu, con i bambini che baciano il vegliardo, due telecronisti Rai che decantano le gesta del vegliardo, le telecamere che inquadrano il vegliardo e nessuno che spieghi mezza virgola sui reparti che sfilano, quelli rimasti ovviamente.

E per dimostrare che questa è una democrazia e tutti sono uguali, quelli che sfilano ( uno spettacolo penoso, la naja era un milione di volte più massiccia) urlano tutti. E c’è da pisciarsi sotto dal ridere…po-li-zia pe-ni-ten-zia-ria che quando hanno finito sono già rientrati in caserma….vi-gi-li-urba-ni-di-Ro-ma-Ca-pi-ta-le, con annesso orgasmo prolungato della Raggi…Insomma un circo equestre di pagliacciate vergognose (con l’avallo dei nostri DISGUSTOSI generali, sempre più grassi e lontani anche dall’idea di un militare) volto a livellare i reparti speciali nella melma piatta e maleodorante di sindaci, protezioni civili, e servizio civile…quello che fa più schifo di tutti. Creato per fornire schiavi alle ONG cattoliche. E ho detto tutto

Antonio Peragine

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